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I Cento miliardi di chiodi di Ascanio Celestini

Il poliedrico autore ed attore ospite stasera del Fleb a Tarquinia

Ascanio Celestini oggi al Fleb

Ascanio Celestini oggi al Fleb

Ascanio Celestini al FLeB, il Festival della Letteratura Breve: oggi, alle 19, al Museo Nazionale Etrusco lectio magistralis sul tema “Cento miliardi di chiodi”. Tanti racconti brevi, piccoli chiodi piantati uno dopo l’altro si inseguono come barzellette raccontate attorno a un tavolo alla fine della cena. Storie che raccontano la vita con uno sguardo strabico per dire che in verità è la vita stessa a essere asimmetrica. E dunque, tra questi racconti, anche le storielle vere e proprie: da quelle più articolate che raccontano naufragi in mari lontani ed esili in Siberia ai quadretti che mostrano il rovesciamento del rapporto sessuale in grigia routine quotidiana tra coniugi, fino alle battute brevi che inquadrano un disguido della relazione o del linguaggio: “Papà sono stato adottato?”; “Tranquillo, non avremmo scelto te”. La storia breve e brevissima è un modo per raccontare la vita attraverso i particolari. Per mostrare che tra tanti chiodi non ne esiste uno solo al mondo che, visto al microscopio, risulti perfettamente dritto.

Autore, attore, musicista e regista, Celestini, nella sua produzione, si basa su un lavoro di ricerca sul campo e indaga nella memoria di eventi e questioni legate alla storia recente e all’immaginario collettivo. Conosciuto per gli spettacoli teatrali Radio clandestina, Scemo di guerra, La pecora nera e Laika. Per i film La pecora nera, in concorso alla 67ͣ Mostra del cinema di Venezia e Viva la Sposa(Giornate degli Autori a Venezia 2015) oltre che per il disco Parole sante. Tra le sue pubblicazioni si ricorda Storie di uno scemo di guerra, La pecora nera, Lotta di classe e Pro patria per Einaudi. Attualmente è impegnato nelle produzioni di Laika e Spaesamento che debutteranno in Francia e Belgio nel 2017.

Lello Pareti

Lello Pareti

Sempre nell’ambito del Fleb, oggi alle 21, nella piazza della chiesa di Santa Maria in Castello il concerto-spettacolo Contro & Abbasso. Un linguista d’eccezione, Giuseppe Antonelli, e due straordinari contrabbassisti, Lello Pareti (Contro) e Ferruccio Spinetti (Abbasso), raccontano e suonano slogan di protesta, scritte sui muri, canti di corteo, parole d’ordine, canzoni d’epoca, canzonature social, strafalcioni linguistici di oltre cento anni della nostra storia.

Ferruccio Spinetti

Ferruccio Spinetti

Se già è di per sé inconsueto un concerto per due contrabbassi, il trattamento degli strumenti risulta spesso poco canonico, con momenti d’improvvisazione, con l’uso dello wah wah a dialogare con il racconto, divertente e sorprendente, di Giuseppe Antonelli un repertorio un po’ folle che va dai Pink Floyd a Rino Gaetano e Caterina Caselli, da Giuseppe Verdi a De Gregori, fino addirittura alla canzoncina dei tre porcellini. Una musica mai casuale che insieme a Kossiga vattene, Viva Verdi, Gelmini e Carfagna sarte subito, Vincere e tanti altri slogan suggerisce accostamenti e commenti che fanno sorridere e riflettere al tempo stesso.

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