29032024Headline:

“La storia del Fleb è sempre meno chiara”

I Cinquestelle di Tarquinia aprono una polemica sul Festival della letteratura breve

Il sindaco di Tuscania Fabio Bartolacci con l'assessore regionale Lidia Ravera, al Fleb di Tuscania

Il sindaco di Tuscania Fabio Bartolacci con l’assessore regionale Lidia Ravera, al Fleb di Tuscania

In attesa che qualcuno laggiù ci dia una pronta risposta (per la cronaca, attendiamo dai primi di luglio, ma restiamo fiduciosi), torniamo a parlare del Fleb. Che non è una cosa che si attacca alle vene del braccio quando stai male (senza “o”), ma piuttosto il Festival della letteratura breve.
Considerando che dell’argomento non se ne dibatte da un po’, facciamo però prima come ai tempi delle elementari, quando tornando dalle vacanze natalizie la maestra rispolverava agli alunni quanto fatto fino a maggio. Breve riassunto, perciò, delle puntate precedenti.
Lo scorso anno a Tuscania si è fatto questo benedetto Fleb. Centomila euro di investimento culturale, voluto dalla Regione. Vennero un sacco di persone fiche, e riempirono un cartellone niente male. Fu un successo. Al quale seguì la promessa della seconda edizione.
E arriviamo a giugno 2016. Quella promessa fu mantenuta. “Il Fleb due si farà”. Ma a Tarquinia. Perché? Il perché non si è ben capito. Ed il sindaco di Tuscania, il buon Bartolacci (coadiuvato da parecchi colleghi) si disse disgustato dal comportamento della Pisana.
E ora, come se non bastasse, a gettare benzina sul fuoco eccoti anche la nota inviata in redazione dal Cinque Stelle. Attenzione, dai pentastellati di Tarquinia. Perché oltre allo spostamento improvviso e immotivato, a preoccupare l’ambiente politico provinciale sono anche le modalità.
“Il Fleb si terrà dal 22 al 25 settembre prossimo – dicono – quattro giorni di attività, incontri e spettacoli, dieci lectio brevis con dieci scrittori; tre spettacoli e concerti; un laboratorio di scrittura; un laboratorio di poesia e due proiezioni di film. Un grande evento insomma, annunciato dal sindaco Mazzola già a metà giugno”.
Fin qua nulla di strano. Avanti. “Spesa prevista 80.580 euro a carico della Regione – sempre loro – Peccato, però, che l’avviso pubblico agli operatori del settore interessati a partecipare alla procedura per affidamento dell’organizzazione di un così importante evento, sia stato pubblicato sull’albo comunale dall’8 al 24 agosto. Periodo difficile e di distrazione, tra chiusure e ferie, per gli operatori locali che intendessero manifestare il proprio interesse al bando. Ma ancor più difficile sarà la partecipazione vera e propria alla gara, considerato che il disciplinare per la presentazione delle offerte è pervenuto alle ditte solo il primo settembre, con scadenza il 12”.

Mauro Mazzola, presidente della Provincia di Viterbo e sindaco di Tarquinia

Mauro Mazzola, presidente della Provincia di Viterbo e sindaco di Tarquinia

Ed eccoci al dunque. “Appena una manciata di giorni per imbastire l’offerta e solo 8 giorni lavorativi per organizzare una manifestazione di questa entità – chiudono – un tempo irrisorio, qualunque operatore vinca a meno che non sia dotato di preveggenza, tenendo conto anche degli ingaggi con autori e artisti. E che dire del poco tempo a disposizione per una promozione adeguata, considerato che il capitolato prevede consistenti oneri a carico dell’affidatario; tra i quali realizzazione e distribuzione di tutto il materiale pubblicitario, tra cui 300 manifesti, 1000 libretti, 20000 pieghevoli, striscioni, realizzazione sito web dedicato e documentazione video”.

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