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Juppiter e Reos uniti da una maglietta

Venerdì cerimonia di "gemellaggio" per celebrare il logo che unisce: "Be different"

Il logo dell'Associazione Juppiter

Il logo dell’Associazione Juppiter

“Be different”, letteralmente essere differente. Che non significa migliore o peggiore, semplicemente diverso. E’ il motto che caratterizza i ragazzi speciali dell’Associazione Juppiter che opera da tempo e con risultati straordinari a Capranica. Ma sarebbe riduttivo localizzare geograficamente un’attività che abbraccia tutta la Tuscia (e non solo). Loro, i ragazzi di Juppiter, sono ormai conosciuti dappertutto: cantano, ballano, si esibiscono. L’integrazione è un dato di fatto acquisito grazie al lavoro del presidente Salvatore Regoli e di tutti i suoi collaboratori.

E questa è la premessa, doverosa, per inquadrare la situazione. Il secondo passaggio non è poi così automatico, perché tra qualche giorno (venerdì 21 ottobre, per la precisione) “Be different” non sarà più soltanto il marchio distintivo dei ragazzi di Juppiter ma diventerà anche una sorta di identità del Terzo Reggimento Aldebaran dell’Aves, il cosiddetto Reos (Reggimento elicotteri operazioni speciali). E il “gemellaggio” si concretizzerà attraverso una maglietta nera nella quale spiccheranno due scritte (Reos e Juppiter) e un logo: “Be different”, appunto.

La palazzina dell'Aves che ospita il 3° Reos Aldebaran

La palazzina dell’Aves che ospita il 3° Reos Aldebaran

Vien da chiedersi come mai una scelta del genere. Sicuramente non disdicevole, ma neppure così scontata. Beh, come molto spesso accade per tante faccende anche ben più importanti (ricordate la mela che cadde in testa a Newton? Da lì nacque la legge della gravitazione universale: probabilmente si tratta di una leggenda, ma è bello pensare che sia davvero accaduto) il contatto nasce per caso. ”A Bagnoregio – racconta Salvatore Regoli, presidente di Juppiter – c’è l’inaugurazione della nostra Casa del Vento, un luogo nel quale si costruiscono occasioni di formazione per i ragazzi meno fortunati: un nuovo punto di aggregazione, insomma. In quella circostanza i ragazzi della fondazione indossavano una semplice divisa da loro stessi realizzata: una maglia nera con la scritta Be different. La scintilla scocca quando in coro cantano Volare: il comandante del 3° Reos, Andrea Di Stasio, è presente e resta quasi incantato”.

Il passaggio successivo è presto detto: incontro con Salvatore Regoli, donazione di una somma all’Associazione Juppiter da destinare a scopi evidentemente benefici e, in cambio, quelle magliette nere, stavolta arricchite anche dalla scritta Reos. ”Noi – aggiunge Regoli – siamo sempre alla ricerca delle cose che uniscono, rispetto a quelle che dividono. Appartiene al nostro Dna. E quindi si è sembrato opportuno siglare questa sorta di accordo che permetterà a tutti i militari del Reos di indossare quella maglietta che rappresenta un elemento identificativo: i nostri ragazzi speciali uniti ad ufficiali e sottufficiali che compiono operazioni speciali. In comune il logo che mette in luce e sottolinea appunto le cose che uniscono anche in ambiti completamente diversi”.

La cerimonia ufficiale di “gemellaggio” è fissata – come già detto – per venerdì prossimo all’aeroporto “Tommaso Fabbri”. Qualcuno è disposto a scommettere anche un solo centesimo sulla colonna sonora della manifestazione?

 

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