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Cannabis, progetti di sviluppo con Unitus

Emiliano Strefanini (Canapa Live) collabora con l'ateneo viterbese e la Regione Lazio

L'intervento di Emiliano Stefanini durante un convegno

L’intervento di Emiliano Stefanini durante un convegno

“Più canapa per tutti”: è il motto dell’associazione Canapa Live, che coltiva piante di cannabis ad Allumiere, sui monti della Tolfa e che da anni collabora con l’Università della Tuscia di Viterbo su progetti scientifici legati proprio alla marijuana. Presidente e fondatore di questa nuova realtà, che è in costante sviluppo in Italia, è Emiliano Stefanini, appassionato canapicultore allumierasco. La sua perseveranza, negli anni, ha portato l’associazione ad essere punto di riferimento nella Regione Lazio per ambiziosi progetti di ricerca con le più importanti università. Il lavoro sinergico con istituzioni importanti come la Camera dei deputati, il Senato e la stessa Regione Lazio, ha imposto l’associazione come referente credibile anche dal punto di vista della consulenza legislativa. Ne parla in un lungo articolo il sito Centumcellae News, diretto da Marco Galice.

Tutto nasce nel 2004, quando un gruppo di amici e appassionati della pianta della cannabis, del centro Italia, inizia ad incontrarsi ad Allumiere, sui monti della Tolfa, per provare a dar vita ad una entità associativa che si occupasse della cannabis a 360°, proprio come la natura ha voluto, cioè senza distinzioni tra le versioni industriali a basso contenuto di thc e quelle solitamente utilizzate per uso medico, ludico, ricreativo e spirituale. Dopo una serie di incontri e discussioni, nel 2005 nasce ufficialmente l’associazione Canapa Live, con sede ad Allumiere e con l’obbiettivo di riscoprire, studiare, reinserire e divulgare la canapicoltura sul territorio della Regione Lazio. Dieci anni di attività che hanno visto l’associazione al centro dello sviluppo del settore in tutte le sue forme. Da ricordare, tra le tante attività di ricerca scientifica, la collaborazione ormai storica con l’Università della Tuscia, i progetti di reinserimento della canapa da un punto di vista estetico e ornamentale e la relativa distribuzione di migliaia di piante di cannabis sativa in vaso su buona parte del territorio nazionale; e ancora decine di manifestazioni pubbliche come fiere, mostre, convegni e seminari, dedicate alla divulgazione dell’attività associativa e della cultura della canapa italiana.

Un impegno decennale che ha portato l’associazione a collaborare con importanti realtà scientifiche del territorio. Canapa Live, infatti, è un riferimento a livello regionale per chi intende coltivare la canapa. Attualmente l’associazione dà assistenza a diverse aziende pubbliche e private che hanno intrapreso la coltivazione della canapa. Nella stagione agricola 2015/2016 hanno coltivato canapa principalmente sui monti della Tolfa, circa 20 ettari. Direttamente come associazione, in collaborazione con le Università Agrarie di Allumiere e Tolfa e con aziende agricole private. I campi coltivati a scopo produttivo sono stati utilizzati anche per il proseguimento delle attività di ricerca scientifica, da un punto di vista agronomico con il Dipartimento di scienze vegetali dell’Università della Tuscia di Viterbo, mentre da un punto di vista terapeutico, ovvero attraverso l’utilizzo della canapa e dei suoi derivati come farmaco, i campi coltivati sono stati utilizzati per prelievi mensili di campioni di infiorescenze, i quali sono stati analizzati e studiati dal Dipartimento di chimica e tecnologia del farmaco dell’Università La Sapienza di Roma.

La canapa coltivata nella zona di Alllumiere

La canapa coltivata nella zona di Alllumiere

Per il 2016 l’associazione intende mettere sul mercato locale i seguenti prodotti: seme integrale di canapa, seme decorticato, farina, olio di semi, birra e biscotti. Sono in corso diversi progetti pubblici e privati nell’ambito del Psr (Piano di sviluppo rurale), con i quali Canapa Live interagisce grazie alla sua esperienza pluriennale finalizzati all’ottenimento di finanziamenti utili alla realizzazione di piccoli impianti che possano permettere finalmente di trasformare la canapa in loco e dar vita quindi a quella benedetta filiera corta di cui da tanti anni si parla, ma non si pratica. Continuerà l’attività di ricerca e collaborazione con gli atenei della Tuscia e ”La Sapienza” che intendono approfondire la canapa da diversi punti di vista. Inoltre, proseguirà l’attività di consulenza a tutte quelle istituzioni che vorranno intraprendere o proseguire una collaborazione finalizzata al raggiungimento dell’approvazione di norme certe e snelle che permettano un florido e veloce sviluppo del settore in Italia, ma in modo particolare nella nostra regione. Per la prossima stagione agricola Canapa Live si sta organizzando anche con un’azienda agricola attraverso la quale alcuni attivisti, oltre all’attività associativa, daranno modo di sviluppare in loco quelle attività poco fattibili e praticabili come associazione. Le attività in programma di Canapa Live per questa stagione saranno la fornitura delle sementi certificate, la consulenza alle aziende agricole interessate, il ritiro delle materie prime prodotte per circa 30 ettari in giro per il Lazio.

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