24042024Headline:

La Stella Azzurra prova a crescere ancora

Oggi al PalaMalè (ore 18) arriva Napoli: gara complicatissima, ma l'importante è migliorare

Il pivot Listwon cerca di farsi luce sotto canestro

Il pivot Listwon cerca di farsi luce sotto canestro

Ci sono fattori imponderabili sui quali il caso o forse anche il cosiddetto “fattore C” hanno un ruolo predominante, ma indipendentemente dalla umana volontà. Quando, in piena estate, un ditino innocente preme il pulsante di start di un programma che stila i calendari di un campionato sportivo (in questo caso, la serie B maschile di basket), può accadere di tutto: non c’è trucco, non c’è inganno. Tanto meno premeditazione. E allora può accadere che una squadra (nello specifico la Stella Azzurra – Balletti Park Hotel Viterbo) si veda recapitare un inizio di campionato proibitivo. In fila indiana, Scauri, Palestrina, Napoli, Catanzaro; e conta poco che si giochi in casa o fuori. Certi valori tecnici prescindono dalla presenza o meno del pubblico amico. E’ come se in serie A ad una compagine che ha l’obiettivo di salvarsi, capiti di giocare le prime quattro contro Juventus, Napoli, Roma e Inter o Sassuolo: normale che ci si possa ritrovare dopo 4 turni ancora a secco. Beh, innanzitutto, tornando a bomba (come diceva Feltrinelli…) di quelle 4 terribili gare se ne sono giocate soltanto due e dunque non è il caso di mettere il carro davanti ai buoi. Le prime due sono andate con sconfitte più che prevedibili, ma oggi si torna in campo al PalaMalè contro i partenopei, rinati (dopo l’esclusione per ragioni economiche della passata stagioni) sulle ceneri di Agropoli che ha ceduto il titolo sportivo.

Squadra nuova, sponsor nuovo (si chiama Cuore), entusiasmi rinnovati, ma l’intelaiatura resta solidissima: questo sono forti e basta. E dunque, non sarà di certo agevole per la Stella tentare di contrastarne il passo. Tanto per dire per tornare all’assunto iniziale, un anno fa i biancostellati partirono con due match abbastanza abbordabili coronati da altrettanti successi perché il calendario obiettivamente offriva la possibilità, poi ben sfruttata, di incasellare subito punti preziosi. Stavolta, le cose si sono messe in maniera differente, ma non bisogna fasciarsi la testa e soprattutto bisogna reagire. Il processo di crescita di un team giovane profondamente rinnovato passa anche attraverso le sconfitte: conta, in questi casi, lavorare, migliorarsi e farsi trovare pronti quando ci saranno le occasioni più propizie per andare a segno.

Il paly Inglillì in azione

Il play maker Francesco Ingrillì in azione

Il ragionamento non comporta evidentemente l’ineluttabilità del destino. Perché si comincia sempre da zero a zero (non è solo un modo di dire) e perché comunque nei mille meandri di una partita che dura 40 minuti effettivi, può sempre capitare l’occasione favorevole: basta essere pronti per coglierla al volo. Nell’elenco delle citazioni scontate, vale la pena anche ricordare quello che diceva qualche anno fa un tipo che di nome faceva Marco e di cognome Bonamico: non esattamente un giocatorino di provincia alle prime esperienza in serie B, ma un campione che aveva vinto tutto con la maglia dei club in cui aveva militato e con quella azzurra (compreso il titolo europeo). Beh, Bonamico, davanti ad un bicchiere di sangiovese (ma non era assolutamente ubriaco) raccontava che il cerchio del canestro è come il ciuffo d’erba di un campo di calcio. Quest’ultimo può impercettibilmente deviare un tiro destinato nel sacco, mandandolo fuori o sul palo; così come una bomba ben scagliata da 6,75 metri (nella Nba tale distanza sale a 7,25 metri) può finire sul ferro e poi nella retina, ma anche rimbalzare fuori ed essere catturata dai famelici difensori. Come dire che tutto può accadere e che il famoso “fattore C” pesa e parecchio pure.

 

 

Comunque, bando alle chiacchiere e sempre sul pezzo. La Stella Azzurra, dopo l’esordio condito da una pesante sconfitta contro Scauri, ha cominciato a mostrare a Palestrina i segnali di una ripresa soprattutto nel primo parziale e in gran parte di quello successivo. Poi, l’inevitabile calo e il gap del punteggio che è andato progressivamente allargandosi. Ma quelli erano match praticamente impossibili da volgere a proprio favore. E oggi? Il pronostico pende dalla parte degli ospiti, va detto con sincerità, e però, al di là del risultato, ci si aspetta una prova più convincente rispetto a quindici giorni quando la Stella praticamente non fu mai in partita. Si parte alle 18, come sempre, e si comincia con il classico 0-0. Poi si vedrà…

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