19042024Headline:

Vigili del fuoco, caserma (quasi) pronta

Trasferimento nei primi mesi del 2017, ma la fontana in peperino è già posizionata

Il comandante provinciale dei vigili del fuoco Giuseppe Paduano

Il comandante provinciale dei vigili del fuoco Giuseppe Paduano

Correva l’anno 2002… Già, sono passati 14 anni da quando per la prima volta si cominciò a parlare di quel progetto. E forse (scongiuri d’obbligo) la lunghissima (e inconcepibile) odissea sta per concludersi. Si parla della nuova caserma dei vigili del fuoco, quella posti ai bordi della Cassia Nord, appena fuori città, nei pressi del centro commerciale Parco dei Papi. Intanto, i lavori che riguardano una parte della nuova struttura (garage per i mezzi, sala operativa, camerate per il personale, antenna per la trasmissioni, comando) dovrebbero terminare a breve, mentre per il completamento dell’opera (sala mensa e altre opere accessorie) si attende che da un giorno all’altro venga firmato il verbale per la consegna dei lavori all’azienda incaricata (si spera entro fine ottobre, ma con l’italica burocrazia è sempre bene essere prudenti e non sbilanciarsi).

Una squadra di vigili del fuoco viterbesi davanti alla nuova caserma

Una squadra di vigili del fuoco viterbesi davanti alla nuova caserma

Ricapitolando, lo stato dell’arte dice che… “Dice che – interviene il comandante provinciale Giuseppe Paduano – nei primissimi mesi dell’anno prossimo potrà avvenire il trasferimento di parte delle strutture dall’attuale comando Garofolo. Dipende naturalmente da quando l’azienda terminerà i lavori, poi ci saranno le verifiche e quindi il trasloco”. I tempi? “Posso dire marzo o aprile o anche prima. Non lo so, sinceramente: ci auguriamo tutti il più presto possibile”. Da buon partenopeo, Paduano accompagna le parole con un significativo gesto scaramantico, ma negli occhi si legge la soddisfazione di essere ad un passo dalla conclusione di una vicenda che si trascina da tempo. Troppo tempo perché i quasi 15 anni trascorsi dal primo progetto presentato costituiscono un lasso inconcepibile in un Paese civile: diciamo la verità, solo in Italia per un’opera pubblica si deve aspettare così tanto.

La fontana in peperino realizzata dai vigili del fuoco nei primi anni Sessanta

La fontana in peperino realizzata dai vigili del fuoco nei primi anni Sessanta

Si pensi che, nel frattempo, le normative sono cambiate e quindi quello che andava bene nei primissimi anni del terzo millennio, oggi non va più bene. Con la conseguenza che quando i tecnici si sono messi al lavoro, la prima incombenza è stata quella di adeguare il progetto alle mutate esigenze. Un esempio concreto? La fibra ottica che nel 2002 era tutta da concretizzare e che oggi, invece, è diventata pressoché indispensabile per telecomunicazioni veloci e sicure. Ma ci sono state anche problematiche relative agli accessi stradali. I vigili del fuoco, per definizione, non hanno nella maggior parte dei casi da perdere troppo tempo quando escono dalla caserma per interventi di qualunque natura. E quindi andavano creati accessi sia in direzione nord che sud che consentissero un’immissione rapida sulla Cassia dei mezzi di soccorso. Per crearli è stata necessaria una variante urbanistica e adesso si dovrà procedere a “tagliare” l’attuale recinzione, creare la rampa di uscita e tutto quel che serve. La sintesi? Ulteriori ritardi e anche spese aggiuntive che potevano essere evitate se si fosse pensato per tempo ad esigenze elementari per chi svolge quel tipo di attività.

Lispettori Aluisi, larchitetto Puntuale e il comandante Paduano

L’ispettore Aluisi, l’architetto Puntuale e il comandante Paduano

“Noi ce la stiamo mettendo tutta – spiega l’architetto Paolo Puntuale, direttori dei lavori – ma vanno considerate anche le esigenze aziendali. Nel senso che ci sono spese da affrontare per materiali e per le aziende esterne che non possono essere continuamente anticipate…”. Una maniera elegante per sottolineare che la stazione appaltante (il Provveditorato alle opere pubbliche del Lazio) deve mettere mano al portafoglio e pagare ciò che è stato già realizzato. In termini tecnici, si chiama Sal (Stato avanzamento lavori): quando viene certificato, si procede al saldo almeno parziale. Più prosaicamente è il classico “dare soldi, vedere cammello”. E quelle somme servono per pagare le maestranze, per acquistare il materiale che serve per le opere future… Nei meandri della burocrazia, alla fine, la cera si consuma e la processione non cammina… O almeno cammina troppo lentamente.

In questo salone sarà ospitata la sala operativa della nuova caserma

In questo salone sarà ospitata la sala operativa della nuova caserma

Complessivamente la nuova caserma dei vigili del fuoco verrà a costare tra gli 11 e i 12 milioni di euro: nemmeno tantissimo per un’opera di quella portata. “Sono arrivato a Viterbo poco più di un anno fa – racconta il comandante Paduano – e il primo impegno è stato quello di trasferire la struttura nel nuovo complesso. Un impegno che ho preso con me stesso e soprattutto con tutti i miei colleghi. Ci stiamo lavorando con la massima determinazione perché per completare questo processo è fondamentale la collaborazione di tante persone e di numerosi enti. Devo ringraziare pubblicamente chi sta collaborando con me, a partire dall’ispettore anti incendi Giovanni Aluisi che quotidianamente segue l’andamento dei lavori”. Per il completamento della seconda parte, sempre se il famoso contratto viene firmato rapidamente, ci vorranno 4-5 mesi e quindi (i famosi scongiuri continuano ad essere obbligatori) è presumibile che l’intera struttura possa essere totalmente funzionante e operativa a metà del 2017.

La nuova caserma

La nuova caserma

Per Giuseppe Paduano sono giorni impegnativi perché divide il suo lavoro tra quello del comando provinciale e la guida del Coa (Comando operativo avanzato) che opera nelle zone del Reatino, colpite dal terremoto. “E pensare – commenta – che per vent’anni ho lavorato nel laboratorio a Capannelle dove mi occupavo di materiale anti incendio. Anche se in tutto quel periodo mi sono fatto tutte le emergenze nazionali: da Sarno a L’Aquila e al terremoto in Emilia, ed ora quello recente di Amatrice e dintorni. Insomma, di esperienza ne avevo fatta tanta, ma guidare un comando provinciale è un altro passaggio decisivo e gratificante”.

La fine dei lavori, insomma, è vicina ma intanto un piccolo trasferimento è stato già fatto: la fontana in peperino realizzata per il comando Garofolo nei primissimi anni Sessanta dagli stessi vigili del fuoco è stata già posizionata davanti alla nuova struttura sulla Cassia. Da qualche parte bisogna pur cominciare e si comincia da quelle più importanti…

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