24042024Headline:

Figc, il regno di Zarelli non finisce mai

Riconfermato per altri 4 anni alla presidenza del Cr Lazio; Renzo Lucarini consigliere

Renzo Lucarini, consigliere regionale della Figc

Renzo Lucarini, consigliere regionale della Figc

Sul regno di Melchiorre Zarelli non tramonta mai il sole. Come su quello di Carlo V d’Asburgo (1500 – 1558), re di Spagna e imperatore del Sacro Romano Impero. Altro che il limite di due mandati o il ricambio generazionale: lui, presidente del Comitato Regionale Lazio della Lega nazionale dilettanti, occupa la poltrona ininterrottamente dal 2002 e lo farà anche per il prossimo quadriennio, visto che è stato confermato con voto plebiscitario nell’assemblea di sabato scorso. Elezione scontata e senza patemi di alcun genere, come era accaduto anche in passato: era il candidato unico. In rapidissima sintesi la carriera di un dirigente di lunghissimo corso: dal 1981 al 1987 responsabile dell’amministrazione del Comitato Interregionale; fino al 1992 segretario dello stesso organismo; dal ’92 al 2002 diventa segretario del C.R.L. e poi l’inizio dell’avventura alla presidenza. Che dura tuttora e che durerà per 4 anni ancora.

Domanda: sarebbe stato opportuno un ricambio? Probabilmente sì, perché Zarelli è sicuramente dirigente preparato e capace, ma è anche vero che forse la spinta propulsiva alla guida del corposo movimento calcistico dilettantistico del Lazio si è un po’ esaurita. Soprattutto a causa di una visione eccessivamente romanocentrica che non tiene nel giusto conto le esigenze delle delegazioni provinciali, il cui ruolo e la cui funzione si sta progressivamente ridimensionando. Ad esempio, gli abbondanti ripescaggi nelle categorie regionali che avvengono puntualmente in estate, di fatto “svuotano” le presenze in Terza categoria e si rivelano controproducenti per due ragioni principali. La prima è che non si dà il giusto riconoscimento a chi la promozione l’ha conquistata sul campo o comunque si è classificato nelle primissime posizioni della graduatoria; la seconda è che talvolta arrivano in campionati di più consistente livello tecnico compagini e società che non sono oggettivamente attrezzate per disputare tornei decisamente più impegnativi sul piano tecnico e organizzativo.

Melchiorre Zarelli riconfermato alla presidenza del Comitato regionale Lazio della Figc

Melchiorre Zarelli riconfermato alla presidenza del Comitato regionale Lazio della Figc

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: dalla Seconda categoria in su gli organici sono sempre al completo (con notevoli vantaggi finanziari per il Comitato regionale), mentre a livello provinciale si fa sempre più fatica a mettere insieme un numero sufficiente di compagini per allestire una griglia completa. Un percorso che da due anni a questa parte coinvolge direttamente il calcio a 5 viterbese, privato di un suo girone di serie D (sia maschile che femminile) per la decisione di non “trasferire” nella Tuscia qualche compagine romana o dell’area di Civitavecchia, come pure era avvenuto in passato. Decisione alla quale la scialba delegazione provinciale viterbese non è stata in grado di controbattere con la conseguenza di obbligare le società e le squadre che si dedicano a questa disciplina a giocare nei gironi romani, notevolmente più competitivi a livello tecnico. Senza considerare l’inevitabile aggravio di costi per trasferte che sono sempre abbastanza lunghe. Peraltro, va pure detto che a Melchiorre Zarelli non piace granché chi si allontana dalla sua linea: o si è con lui o si è contro. E chi è contro prima o poi va a casa. Prendere o lasciare, senza mezze misure.

Nella rielezione del presidentissimo, da segnalare la riconferma (ed è sicuramente una buona notizia) come consigliere regionale di Renzo Lucarini, una delle icone del calcio viterbese. Anch’egli dirigente di larga esperienza, ha ricevuto un largo consenso dalle società della Tuscia che ne hanno sostenuto la candidatura. “Sono state 65 – commenta – e di questo sono veramente orgoglioso e soddisfatto. Il loro sostegno è per me la concreta testimonianza che il lavoro di tanti anni è stato apprezzato e condiviso; ma lo considero soprattutto un incoraggiamento a continuare con ancora maggiore impegno l’opera a favore del nostro calcio. Sono stato sempre al servizio delle società e continuerò ad esserlo anche per il prossimo quadriennio. Grazie a tutti di cuore”.

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