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Sorpresa, nella Tuscia ci si sposa di più

Crescono tutti i tipi di matrimoni: quelli celebrati con rito religioso e soprattutto quelli civili

Mani di sposi con le fedi al dito

Mani di sposi con le fedi al dito

Velo bianco, fiori d’arancio, fede al dito, torta maestosa ed elegante, bomboniere per gli invitati e un “sì” convinto sull’altare. Si parla di matrimonio, naturalmente, e come non farlo dato che, proprio in questi giorni, rimbalza su tutti i giornali la notizia che in Italia il numero delle unioni sia aumentato rispetto agli scorsi anni. Dati positivi che interessano anche Viterbo, anzi soprattutto Viterbo. Se infatti nel Lazio il numero di matrimoni ha ricevuto un incremento è tutto merito delle coppie innamorate della Tuscia.

Secondo i dati dell’Istat, in riferimento al 2015, gli sposi che hanno avuto il loro lieto fine in tutta Italia sono ben 4600 in più rispetto al 2014. Nella nostra regione l’incremento c’è, ma quasi non si percepisce: solo 72 coppie in più hanno scelto di legarsi con il sacro o civile vincolo. Nel 2014 sono infatti stati celebrati in totale 17.052 matrimoni mentre lo scorso anno 17.124. Se pur lieve il segno “più” c’è stato e questo è stato possibile soprattutto grazie alla provincia di Viterbo, nella quale sono stati celebrati più matrimoni rispetto a tutte le altre città laziali.

Se si pensa che Roma ha fatto marcia indietro con 129 matrimoni in meno così come Frosinone, ma soltanto con un misero -5, e che Rieti registra invece un +33 e Latina un +59 viene da applaudire alle ben 180 coppie che si sono sposate in più nella Tuscia. Dati alla mano quindi si può legittimamente affermare che se non fosse per la provincia viterbese e per il suo boom di nozze, il Lazio sarebbe la regione, forse l’unica d’Italia, in perdita nel settore “fiori d’arancio”.

L’aumento dei “sì” nella Tuscia riguarda sia i matrimoni in chiesa sia quelli in comune. In dettaglio: nel 2014 i parroci viterbesi hanno celebrato 480 nozze, mentre 457 sono state le coppie che si sono unite civilmente. Nel 2015 l’incremento più grande ha riguardato proprio quest’ultimi: in comune sindaci, o funzionari vari, hanno avuto il compito di dare vita a ben 585 nuove coppie di coniugi, 128 in più. Bene anche i matrimoni religiosi che hanno raggiunto quota 532 (52 di più rispetto al 2014).

Il bouquet della sposa

Il bouquet della sposa

E se in Italia, così come a Viterbo, l’Istat registra questi dati positivi c’è da ben sperare anche per tutti gli altri aspetti del vivere. Se si decide di mettere su famiglia, con tanto di firma e testimoni, significa infatti che, per esempio, si ha la possibilità economica di portarla avanti, ciò indica l’avere un lavoro, oppure che si ha una casa in cui abitare e fare figli, quindi che si accede più facilmente ai mutui bancari e di conseguenza che c’è un rilancio del mercato immobiliare. Il classico circolo virtuoso, insomma.

Ma, come in tutte le cose, esiste anche il risvolto della medaglia: i “per sempre” pronunciati sull’altare o nelle sale comunali sono direttamente proporzionali alla firma dei divorzi. Infatti, se da una parte i dati Istat registrano più nozze, dall’altra segnano un aumento delle separazioni pari a oltre il 50% in più. Quindi la partita (ammesso che si possa usare un termine del genere) si conclude con un pareggio. Sarà vero allora il famoso detto che recita che il matrimonio è la tomba dell’amore?

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