Fiat Chrysler Automobiles (Fca) finisce sotto accusa a causa della presunta violazione delle regole sulle emissioni diesel.
A dare l’allarme, e a trascinare sul banco degli imputati la Fca, é l’Epa (Environmental Protection Agency), l’agenzia americana per la tutela ambientale che mette in discussione la posizione dell’azienda automobilistica.
La Fiat Chrysler Automobiles è accusata di aver utilizzato un software che avrebbe distorto le analisi, per nascondere la reale portata delle emissioni su un potenziale numero di 104mila vetture.
“Non comunicare la presenza di software che incidono sulle emissioni è una violazione grave della legge, che può tradursi in inquinamento nocivo dell’aria che respiriamo”, ha detto Cynthia Giles, responsabile dell’Epa all’agenzia Askanews.
A rincarare la dose è la dichiarazione di Mary Nichols, presidente del California Air Resources Board (Carb), che ha affiancato l’Epa sul caso Fca “Ancora una volta, una grande casa automobilistica ha preso la decisione aziendale di aggirare le regole ed è stata scoperta”.
La risposta di Fca non si è fatta attendere, ed è arrivata fra le righe di un comunicato dove il colosso automobilistico si è detto “contrariato dal fatto che l’Epa abbia scelto di emettere una notice of violation in merito alla tecnologia di controllo delle emissioni”.
Fca US ha inoltre fatto sapere di essere pronta ad aiutare le autorità nel mettere a punto ulteriori indagini, dando il proprio supporto alla nuova amministrazione per scoprire la verità e risolvere nella maniera più corretta la vicenda.
I vertici di Fca hanno assicurato che i veicoli diesel prodotti nel 2014, 2015 e 2016 rispondono perfettamente alle norme in termini di emissioni.
La notizia ha naturalmente gettato nel caos la Borsa. A Wall Street il titolo Fca ha perso immediatamente più del 18% e gli analisti finanziari si sono prodigati nel commentare il crollo del titolo.
Sull’analisi del fronte azionario americano non è mancata l’esperienza e la competenza di realtà quale quella di Sharp Trader.
Per entrare nel merito l’Epa punta il dito su presunte violazioni all’indirizzo di modelli quali Jeep Grand Cherokee e Dodge Ram Truck, sui quali sarebbero stati sistemati software in grado di camuffare i dati relativi alle emissioni.
Nella vicenda c’è chi grida allo scandalo politico, come è dato di sapere dalle dichiarazioni dell’amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, che sottolinea come la situazione potrebbe essere figlia del cambio politico ai vertici della Casa Bianca e frutto di una vera e propria ‘political war’ fra le due amministrazioni quella entrante e quella uscente.
Un portavoce della Casa Bianca ha fatto sapere che le decisioni dell’Epa vengono assunte autonomamente dai funzionari dell’agenzia per la tutela dell’ambiente.
