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Bassano in Teverina, rivive “La Fornace”

Fondata appena pochi giorni fa da una coppia di giovani per far riscoprire il borgo

800px-Soriano_01-800x600Con un po’ di volontà e tanto impegno si può ricominciare, così a Bassano in Teverina si accende “La Fornace”. Dopo un periodo in cui tutto sembrava perduto e questo piccolo paese di appena 1200 abitanti stava per essere dimenticato, il circolo culturale “La Fornace” prende vita e quello che sembrava solo fantasia si è trasformato in realtà. Il locale, situato nei pressi di via delle Fonti Basse, è stato inaugurato da una coppia di giovani del posto, appena lo scorso 19 febbraio. Il club è pensato come un “concept bar”, aperto il weekend con eventi a tema. Domenica scorsa c’è stata la presentazione di un libro, accompagnata da musica alternativa e due concerti live di jazz. Sabato prossimo, invece, la serata sarà dedicata ad uno spettacolo burlesque, in ricordo del glorioso passato teatrale di questo centro.

Tra le proposte ci sono anche laboratori, corsi e mercatini artigianali tra vintage, moda, arte e cibo. L’attesa per gli abitanti è finita e anche i commercianti hanno riaperto le loro botteghe. Una fiamma che riaccende le speranze per questo borgo tufaceo, circondato da torri e bastioni, strade acciottolate ed archi. Una cittadina non solo ricca di storia, poiché è stata luogo di eventi tragici durante la seconda guerra mondiale, ma anche di innumerevoli monumenti come la grandiosa Torre dell’Orologio del 1550, una costruzione rinascimentale che difendeva il paese ed era il simbolo della famiglia feudataria di quel tempo.

Il lago

Il lago

Caratteristico è il Lago di Vladimonio, nominato il “Laghetto” che si trova a valle del centro storico, che come raccontava Plinio il Giovane era “Una ruota messa a giacere, con una circonferenza in tutto regolare […] di colore più pallido, più verde e più intenso del marino”. Intanto già qualche tempo fa c’era in ballo il progetto di Castellacci e Pingitore chiamato “La Piazzetta” che prevedeva la creazione sui monti Cimini di un centro residenziale-culturale, che sarebbe servita a rivalutare la zona, un’idea però mai realizzata. Per fortuna gli artisti tra l’Umbria e il Lazio, attraverso manifestazioni come le Notti delle Lanterne, Borgo in fiore e la festa del Rione Caponte, sono riusciti dalla scorsa estate a far rinascere questo piccolo paesello teverino.

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