E’ ormai tutto pronto per la seconda edizione del memorial ”Rosario Valeri”, la manifestazione sportiva, patrocinata dal Comune di Viterbo in memoria del costruttore ed ideatore della Macchina di Santa Rosa ”Spirale di Fede”. L’evento, che nel giugno 2016 riscosse un grande successo e una sorprendente cornice di pubblico partecipante, partirà ufficialmente stasera in quella che diverrà virtualmente ”l’arena” di Piazza Unità D’Italia.
Lo scopo di questo memorial è quello di ricordare una personalità importante per la città di Viterbo, ma contemporaneamente offre una vetrina importante per la Muay Thai, una delle arti marziali più affascinanti in assoluto. Nella disciplina thailandese, i due sfidanti si fronteggiano in un ring regolamentare di 6 metri per 6, utilizzando gambe, braccia, ginocchia e gomiti per sferrare attacchi (proprio per questo viene definita la disciplina degli otto arti).
Così, mentre gli organizzatori sono a lavoro per limare gli ultimi dettagli, già da ieri sera i livelli di adrenalina e testosterone sono iniziati salire con la cosiddetta ”cerimonia del peso”. Come avviene anche in altri sport, come il pugilato ad esempio, i fighters professionisti sono saliti sulla bilancia per effettuare il weigh-in atto a verificare e ad inserire i combattenti nella giusta categoria.
”Io dico sempre che questa è la quiete prima della tempesta – racconta il maestro del team Chok Dee, Andrea Palazzetti – il fatto di rientrare nel peso rappresenta una cosa importante e che è giusto ”festeggiare” anche per scaricare la tensione in vista dell’incontro”.
Per quanto riguarda il galà celebrativo di stasera invece, l’evento partirà alle 20 e 30 con la consueta rappresentazione fatta dai bambini e con la Ram Muay, una sorta di danza sacra pre combattimento che si usa esclusivamente nella Muay Thai. Dopo le rappresentazioni poi, spazio agli incontri.
”In questa edizione, rispetto a quella dello scorso anno, i match sono di un livello decisamente superiore – spiega ancora Andrea Palazzetti – pur non essendoci un titolo in palio, l’ultimo combattimento quello del nostro Simone Bertini, sarà il suo primo senza gomitiere in Italia. Il ragazzo ha comunque già combattuto senza le protezioni in Thailandia, ma questo è il primo vero incontro da professionista in Italia”.
L’intero memorial vedrà quindi alternarsi sul ring scontri dilettantistici e professionistici, ma non solo. Infatti, oltre allo spazio riservato all’esibizione dei bambini, gli organizzatori hanno voluto coinvolgere anche le donne attraverso una rappresentazione di difesa personale mirata specificatamente al mondo femminile. Il tutto condotto e raccontato da un presentatore che aggiungerà il giusto mix di competitività e divertimento agli incontri.
