Nonostante a volte la vita metta di fronte a situazioni complicate e ad errori difficili da evitare, quasi a nessuno è negata una seconda possibilità. La possibilità di intraprendere un nuovo percorso. Di camminare verso una direzione migliore. Ed è quello che è accaduto a Tuscania, dove lo scorso venerdì per un ragazzo ex detenuto si è concluso il percorso di reinserimento lavorativo all’interno di una nota scuola di cucina. Chef e pasticceri altamente formati, il cui titolo è riconosciuto ben al di là dei confini nazionali.
E ora anche per il giovane Mario (nome di fantasia, ndr) tutto questo sarà possibile. Scontato il suo debito con la giustizia, ora è di nuovo libero e pronto al suo secondo ingresso nella società: per lui ora una divisa e un toque blanche da lanciare in aria assieme ai colleghi di corso. Che lo hanno accolto senza pregiudizi e preconcetti. Mario, nonostante il suo passato difficile, con impegno e determinazione, infatti, è riuscito a riscattarsi. A dare una scossa alla propria esistenza. E dell’importanza della formazione come mezzo di salvezza per chi nella vita ha sbagliato e commesso errori, ne è consapevole anche il direttore del Campus di Tuscania, Rossano Boscolo, che ha sostenuto il progetto di reinserimento degli ex detenuti promosso da Alveare per il sociale.
‘’Il mondo culinario è un antidoto naturale contro i pregiudizi: la vita in brigata insegna il gioco di squadra, a fidarsi dell’altro, a designare uno spazio d’inclusione. Offrire a un ragazzo con un passato non facile alle spalle una borsa di studio al Campus Etoile Academy significa incoraggiarlo a ripartire dalle proprie passioni, consentendogli di approcciarsi a testa alta nel mondo del lavoro. Mi auguro – ha concluso il rettore del Campus – che il mondo della ristorazione e più in generale delle istituzioni private accenda i riflettori sul tema del reinserimento sociale’’.