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Unitus celebra 30 anni di Erasmus

L’Università della Tuscia conferma la sua vocazione europea e mette a disposizione numerosi accordi bilaterali

Chiostro dell'università della Tuscia

Chiostro dell’università della Tuscia

Spegne 30 candeline l’Erasmus, il programma di mobilità che in tutti questi anni ha permesso a milioni di studenti di vivere esperienze culturali all’estero ed incontrare giovani di altri Paesi, partecipando attivamente al processo di integrazione europea. A trent’anni dalla sua istituzione, l’Erasmus è diventato un grande contenitore di storie, ben otre tre milioni e mezzo per l’esattezza, lasciando una traccia profonda nella memoria di ogni studente.

Erasmus, è acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students ed è un programma di mobilità studentesca promosso dalla Comunità Europea che incentiva i rapporti di collaborazione tra le Università dei Paesi Membri. L’acronimo Erasmus è un omaggio alla figura di Erasmo da Rotterdam, umanista e teologo olandese vissuto nel XV secolo, che viaggiò in diversi paesi d’Europa per comprendere e approfondire differenti culture.

Dal 2014 il programma ha assunto il nome di Erasmus+, raggruppando sotto un unico nome tutti i regimi di finanziamento nel settore dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport. Questo nuovo programma offre dunque opportunità non soltanto agli studenti universitari ma a anche a docenti e personale tecnico-amministrativo, volontari di associazioni, tirocinanti, sportivi e studenti delle scuole superiori. Un grande contenitore didattico e formativo che ha per obiettivo lo sviluppo della dimensione europea e il miglioramento delle prospettive occupazionali dei giovani.

L’Università della Tuscia conferma la sua vocazione europea e mette a disposizione numerosi accordi bilaterali con prestigiose sedi universitarie europee. Molteplici infatti sono le destinazioni proposte agli studenti: Austria, Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Liechtenstein, Norvegia, Svezia, Regno Unito Belgio, Croazia, Repubblica ceca, Cipro, Germania, Grecia, Islanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia, Spagna, Turchia, Bulgaria, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia, ex Repubblica Iugoslava di Macedonia.
Da alcuni anni il programma prevede anche l’allargamento oltre i confini europei, una nuova scommessa per tutti.

Numerose sono state le richieste pervenute in questi anni e il bilancio è senz’altro positivo: negli ultimi 5 anni l’Università della Tuscia ha registrato un flusso in uscita di oltre 150 studenti l’anno (circa 50 per tirocinio e 100 per studio); se si guarda all’accoglienza l’ateneo ospita circa 100 studenti l’anno. Esperienze coronate da una grande soddisfazione dal momento che la gran parte degli studenti che prende parte al progetto afferma di avere un’idea più chiara rispetto agli obiettivi professionali.

Tra le mete più richieste dagli studenti della Tuscia la Spagna si conferma in cima alla lista per il clima mite, la cultura e perché no, anche la movida. Subito dopo seguono Regno Unito, Portogallo, Germania, Francia. Crescono i soggiorni di studio nei paesi dell’est, in particolare l’Ungheria.

Il Programma Erasmus+ oltre a promuovere la mobilità degli studenti europei, prevede anche la possibilità a studenti universitari e neolaureati entro 12 mesi dalla laurea di effettuare uno stage presso imprese, centri di ricerca o di formazione presenti in uno dei Paesi europei partecipanti al programma al fine di acquisire competenze specifiche. L’Erasmus Traineeship prevede l’erogazione di un contributo finanziario per coprire parte delle spese sostenute durante il periodo di tirocinio.

I Bandi Erasmus per studio (Erasmus Study Mobility) e per tirocinio (Erasmus Traineeship) vengono pubblicati sul sito http://tuscia.llpmanager.it (generalmente nel periodo settembre/dicembre).

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