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Vendesi terreni abbandonati, Viterbo al vertice

La Tuscia ha 296 ettari disponibili

Campo CialdiBasta ai terreni abbandonati e incolti. Ora Regione, Provincia e Comuni mettono a disposizione le aree coltivabili di loro proprietà a chiunque sia interessato a lavorarli o investirvi. Da martedì scorso anche il Lazio è entrato a far parte della Banca nazionale delle Terre agricole di Ismea, ente incaricato a raccogliere le informazione sui fondi acquistabili in tutta Italia. Secondo i terreni censiti nella regione Lazio, Viterbo risulta essere la provincia che offre la maggiore disponibilità.

Con un totale di 296,75 ettari distribuiti su 7 appezzamenti la Tuscia infatti è la provincia del Lazio ad aver messo a disposizione il maggior numero di terreni. Segue Rieti che ha censito 5 terreni per un totale di 136,15 ettari, poi Latina con 89,80 ettari per 6 terreni e in coda Roma con solamente 38,93 ettari e un totale di 6 fondi. La provincia di Frosinone invece non compare affatto nella Banca nazionale delle Terre agricole.

I fondi incolti e abbandonati sono acquistabili da chi è già titolare di un’azienda e da quanti siano interessati ad un investimento utile ad avviare una nuova attività imprenditoriale. Il termine ultimo per la presentazione delle manifestazioni di interesse è stato fissato al prossimo 3 febbraio.

”Una grande opportunità di crescita e di investimento, soprattutto da parte dei giovani agricoltori ai quali è concessa anche l’agevolazione del pagamento rateale – dice il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri -. Il ritrovato interesse per la campagna e per l’agricoltura è ormai consolidato anche nella nostra regione. Con risultati straordinari dal punto di vista economico, certificati da una crescita dell’export agroalimentare che, nel terzo trimestre, ha triplicato i volumi della media nazionale”.

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