23042024Headline:

Pendolari, anno nuovo ma vecchi problemi

Il comitato di Tarquinia e Moltalto torna a denunciare ritardi e guasti

Pendolari all'assalto della carrozza

Pendolari all’assalto della carrozza

”Il nuovo anno non ha portato alcuna novità per i pendolari di Montalto e Tarquinia, anzi: non solo non è stata minimamente accolta la richiesta di prolungare fino a dette stazioni alcuni treni che oggi sono limitati a Civitavecchia, ma l’unica modifica ottenuta all’orario ferroviario (relativa allo spostamento del Bus Orbetello – Civitavecchia RM121 dalla fascia oraria delle 6 a quella delle 9, che colmava uno dei tanti buchi nei collegamenti tra Montalto / Tarquinia e Roma)è stata vanificata dall’ulteriore modifica, attuata da Trenitalia senza consultarsi con il Comitato pendolari, che anticipa la partenza di questo Bus, andando praticamente a sovrapporsi al treno RV 2335”.

A scrivere è Flavia Sigona, presidente del comitato dei pendolari di Tarquinia e Montalto.

”Inoltre, ieri 4 gennaio si è verificato l’ennesimo guasto a uno dei pochi treni che nel pomeriggio/sera – prosegue la presidente – consentono ai pendolari di rientrare nelle loro case a un’ora decente: il RV 2346, partito da Roma Termini alle 18.12, giunto in prossimità della Stazione di Tarquinia si è rotto ed è rimasto fermo circa 2 ore. Nonostante i ripetuti annunci a bordo treno, secondo i quali il convoglio sarebbe stato riportato a Civitavecchia appena possibile, ciò che si è verificato è che appunto dopo 2 ore il convoglio è stato portato alla Stazione di Tarquinia, dove si è completamente arrestato: tutti coloro i quali nel frattempo avevano chiesto a parenti e amici di recarsi a Civitavecchia per prelevarli, hanno dovuto perdere altro tempo in attesa del treno successivo o dei parenti/amici nel frattempo arrivati a Civitavecchia, e sono rientrati nelle proprie abitazioni dopo le 22.30”.

La presidente del comitato dei pendolari dice che ”questo episodio è l’ennesimo capitato in pochi mesi ai convogli diretti a Pisa e Grosseto, che sono gli unici a fermare alle stazioni di Tarquinia e Montalto, e dimostra che il materiale usato (gestito per la maggior parte dalla Regione Toscana) è ormai vecchio e andrebbe sostituito con materiale nuovo: ma la Regione Lazio, nel cui territorio rientrano le nostre 2 cittadine, pur avendo investito negli ultimi anni notevoli risorse nel miglioramento della linea ferroviaria FL5, si è completamente dimenticata che i confini della regione non sono a Civitavecchia e nessuno sforzo ha compiuto per migliorare le condizioni di trasporto sulla tratta tirrenica del Nord Lazio”.

”A nome dei pendolari che rappresento – conclude Flavia Sigona – questo Comitato chiede che vengano finalmente accolte le richieste di un servizio ferroviario frequente, puntuale e confortevole per tutti i residenti del nostro territorio”.

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