“Ebbene, ti confiderò, prima di lasciarti, che io vorrei essere scrittore di musica, vivere con degli strumenti dentro la torre di Viterbo che non riesco a comprare nel paesaggio più bello del mondo, dove l’Ariosto sarebbe impazzito di gioia nel vedersi ricreato con tanta innocenza di querce, colli, acque e botri, e lì comporre musica l’unica azione espressiva forse, alta, e indefinibile come le azioni della realtà”.
Così scriveva Pier Paolo Pasolini nel 1966. Ogni artista ha il suo luogo dell’anima, un luogo in cui ritemprare corpo e spirito, in cui i pensieri l’ispirazione l’idea la fantasia fluiscono: per Pasolini questo luogo fu Chia.
Domenica 18 febbraio insieme alla Pro loco di Viterbo si potrà andare alla scoperta di questo straordinario luogo dell’anima, immergendoci nella sua storia, natura, bellezza. Altari e abitazioni rupestri, necropoli e massi sacralizzati, Vie Cave e la straordinaria ‘piramide’ – emersa nella sua stupefacente bellezza danno soltanto una parziale idea di cosa si celi nel fitto di questa boscaglia, ritenuta sacra da arcaiche popolazioni e certamente dagli Etruschi, dai Romani, dai longobardi fino – probabilmente – ai medievali Templari.
Si visiterà l’antico abitato di Santa Cecilia, la Piramide, e si potrà ammirare la Torre di Chia e le cascate di Rio Castello. Tra felci primordiali, antichi mulini, monumentali tracce di civiltà ancestrali, un piccolo grande meraviglioso viaggio in un posto speciale , uno dei più belli della nostra provincia, dove l’infanzia della terra parla ancora dritto all’anima di chi sa ascoltare.
Info e prenotazioni: segreteria@prolocoviterbo.it – 393 3232478