di Leonetta Gentili
La voglia di conoscere l’arte e studiarne ogni minimo dettaglio ancora una volta ci sorprende e lo fa al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Dove dal 10 febbraio al 10 giugno va in scena “La mela di Magritte”.
Un libro e una mostra-laboratorio saranno i protagonisti indiscussi di questa originale idea nata dal MoMA, Museum of Modern Art di New York e racconterà i capolavori di Magritte e la sua realtà “irreale”.
Un percorso alquanto stravagante che torna per il terzo anno consecutivo al Palazzo delle Esposizioni. Prima è stata la volta di Matisse, poi di Degas e ora tocca al pittore belga René Magritte presentare le sue opere attraverso un libro e una mostra-laboratorio.
Un immaginario surreale fatto di storia ed arte, di bellezza e originalità, di studio e fantasia. Il percorso mostrato permette di entrare in connessione con i pensieri e la visione dell’artista belga.
L’idea è stata sviluppata dall’illustratore Klaas Verplanke e portata in Italia dalla casa editrice Fatatrac. Tavole e schizzi originali vengono accompagnati da un allestimento ironico.
Una mostra adatta a tutte le età. Per i grandi amanti dell’arte e per i piccoli desiderosi di divertirsi, imparare e giocare.
Dunque un progetto editoriale ma anche un percorso divertente e sbalorditivo, dove è possibile ammirare le opere di un grande artista e le sue fantasiose creazioni.
Melacappello, farfoglia o piperamo? Quale oggetto o meglio opera unica preferite? Questo è il mondo di Magritte dove ogni fantasia diventa realtà, dove ogni oggetto si trasforma in un viaggio onirico.
Combinazioni di immagini e parole stravolgono completamente la concretezza. Un universo dove tutto è possibile e immaginabile, fatto di straordinario e irripetibile.
Il padre del Surrealismo invita questa volta gli spettatori a trasformarsi in lettori per osservare insieme il mondo che li circonda e liberarli da ogni pensiero. Li ospita nel suo viaggio dove è l’irrealtà a prendere il sopravvento.
Quindi uno sguardo libero e una mente fantasiosa saranno gli strumenti che ci accompagneranno in questa mostra-laboratorio. La creatività diviene la chiave per far assumere agli oggetti una nuova identità.
“Dipingeva l’impossibile perché fosse possibile. Dipingeva lo straordinario perché fosse ordinario”. Queste le parole che accompagnano l’idea di arte di Magritte.
Il surreale prende sempre più piede nelle nostre menti per coinvolgerci in un percorso sensazionale e meraviglioso, per accompagnarci ancora una volta a sognare attraverso l’arte.