Nello scontro frontale sull’Aurelia bis, perse la vita il 29enne Valentino Galantuomo, conosciuto ai più, nella movida viterbese, semplicemente come Valex,. Ora, a tre anni di distanza, parte il processo a carico della donna che si trovava alla guida della Citroen C1 contro la quale si è scontrata la motocicletta del ragazzo.
Si tratta di una 39enne di Vetralla, S.M. che deve rispondere davanti al tribunale viterbese di omicidio colposo. Ieri la prima udienza che si è tradotta in un nulla di fatto: un rinvio secco al prossimo anno per l’assegnazione del fascicolo ad un nuovo giudice.
L’incidente in cui ha perso la vita Valentino si è verificato intorno alle 14 di domenica 28 giugno del 2015. Il 29enne, in sella alla sua moto di grossa cilindrata, era diretto a Monte Romano, di ritorno da Tarquinia, dove aveva fatto visita al fratello. All’altezza del chilometro 10,100 si è scontrato con una Citroen che viaggiava in senso opposto. L’urto è stato violentissimo, il giovane è stato sbalzato di alcuni metri ed è praticamente morto sul colpo. I tentativi di rianimarlo praticati dagli operatori del 1118 sono stati vani.
Nello scontro sono state coinvolte altre tre auto, che si sono tamponate a causa della brusca frenata dell’utilitaria contro la quale ha cozzato la moto della vittima. Ferite altre cinque persone: la più grave è stata trasporta in eliambulanza al policlinico Gemelli di Roma, tre sono state ricoverate all’ospedale san Paolo di Civitavecchia e una a Viterbo. Tra loro anche un bambino.
Ora tutte parti offese nel processo a carico della 39enne di Vetralla, assieme ai famigliari del giovane centauro, dovranno tornare in aula il prossimo 19 febbraio per la prima udienza di fronte al giudice Roberto Colonnello.