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Rapinano il Todis con una pistola giocattolo, chiesti 7 anni di carcere

l testimone: “Ho visto un uomo fuggire con l’arma in mano e il passamontagna”

In tre, con i volti coperti da passamontagna scuri, avrebbero messo a segno tre diverse rapine all’interno del Todis di Capranica. Tra l’ottobre e il novembre del 2013. Soldi sottratti all’interno delle casse, generi alimentari, cellulari e notebook rubati dagli uffici dei responsabili al piano superiore del supermercato.

Ora per quella rapina e per quei furti, in tre rischiano una condanna a sette anni di carcere: è stato lo stesso procuratore capo Paolo Auriemma a chiederne le pene. Quattro anni e 4 mila euro di multa per U.E., un anno e sei mesi per i suoi due presunti complici, D.C. e L.C.

“Ci troviamo di fronte a persone con precedenti specifici – ha spiegato il procuratore in aula davanti al collegio di giudici – U.E. era uscito di carcere da pochi mesi per un’altra rapina quando è stato fermato di flagranza subito dopo il furto. Chiaro esempio di come la sua pena non abbia avuto una funzione rieducativa: per questo sono costretto a chiedere una nuova e più pesante reclusione”.

A riconoscere i presunti responsabili alcuni testimoni oculari, come un volontario della Croce Rossa Italiana: “Ero a pochi metri dal supermercato la sera del 4 novembre, ho sentito delle urla disumane di spavento, mi sono avvicinato e ho visto chiaramente un uomo di colore scappare. Aveva un’arma in mano e mentre correva verso la fermata dell’autobus più vicina si sfilava di dosso il passamontagna”.

Un’arma ritrovato poco tempo dopo dai Carabinieri di Sutri che poi si è rivelata un giocattolo: “Avevano tolto il bollino rosso, sembrava una vera arma di ordinanza” spiega il carabiniere intervenuto.

Le rapine messe a segno tutte poco prima dell’orario di chiusura del punto vendita, “quando c’è meno gente e le casse sono piene di liquidi” spiega una cassiera.

Parola alle difese il 17 ottobre prossimo, poi la sentenza.

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