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Punta dal ragno violino a Bomarzo, ”Ecco come mi ha ridotta”

Il pericoloso insetto, che sta terrorizzando la Capitale, spunta anche nella Tuscia

BOMARZO – Punta dal ragno violino in un bosco di Bomarzo: ”È stata una brutta disavventura, dopo un mese ne porto ancora le conseguenze”. Il piccolo insetto giallognolo con lunghe zampe, appartenente alla specie di aracnide il cui nome scientifico è Loxosceles rufenscens, sta terrorizzando da mesi la Capitale e ora spunta anche nella Tuscia. È sufficiente una sua puntura, infatti, per finire d’urgenza all’ospedale.

”Non mi sono accorta di nulla, pensavo mi avesse punto una zanzara – racconta Isabella Onofri, la ragazza romana vittima del ragno violino, a Il Messaggero Roma -. Era il 24 giugno e avevo preso parte a una manifestazione in un bosco di Bomarzo insieme a qualche amico. In totale, da tutta Italia, eravamo 350. Dopo cena, intorno alle 23, ci siamo seduti all’aperto dove era in programma un ‘rito’ per il solstizio d’estate. Lì ho sentito due punture, una sotto il mento e una alla caviglia”.

Troppo presto per allarmarsi subito però, dato che gli effetti del veleno rilasciato dal ragno violino si manifestano dopo due giorni dalla puntura. I sintomi più frequenti sono un estremo gonfiore con indebolimento della parte del corpo interessata, necrosi della pelle, forte stanchezza, annebbiamento della vista, contrazione dello streptococco e anche complicanze a reni, polmoni e cuore.

Gonfiore e indolenzimento a mento e caviglia non hanno preoccupato inizialmente Isabella fino a quando non sono comparsi sintomi più gravi: ”Vedevo come una nebbia e avvertivo una forte debolezza – spiega la ragazza – e chiedevo a una mia amica che era con me: ‘Ma cos’è tutto questo fumo?’ E lei non capiva di cosa stessi parlando. Poi, il giorno successivo, ho realizzato che dovevo correre in ospedale anche perché il gonfiore delle punture era diventato estremamente doloroso e la pelle era in necrosi”.

”Una dottoressa del pronto soccorso dell’ospedale Gemelli – prosegue –, vedendomi in quelle condizioni, si è spaventata. Avevo contratto perfino lo streptococco (un batterio che si manifesta con il mal di gola e può causare gravi danni a reni, cuore e polmoni ndr). Ho fatto dieci giorni di antibiotici, avevo forte mal di gola, sentivo un gran gonfiore dentro. Dopo la cura sono andata da un infettivologo perché il dolore alla gola persisteva. Lo streptococco è ancora attivo”.

Dopo circa un mese dal suo ”incontro” con il ragno violino in un bosco di Bomarzo Isabella continua ha portarne le conseguenze: ”Il mal di gola mi ha cambiato il timbro di voce, ora è più rauco, e sono diventata estremamente sensibile a tutte le punture degli insetti anche a quelle delle zanzare, reagisco in modo abnorme e prima non era così”.

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