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Quando la solidarietà è concreta

Don Roberto Baglioni alle scuole di San Severino ricostruite anche grazie alla Tuscia

don roberto baglioni”Vi vogliamo bene”: è stata questa la risposta di un bambino della scuola dell’infanzia di san Severino Marche, alla domanda della maestra: ”Don Roberto è venuto a farci visita e a portarvi i saluti e l’affetto dei ragazzi di Vignanello, e voi cosa rispondete a loro? Cosa dirà loro il don?”. ”Vi vogliamo bene”, la risposta più bella, non ”ragionata”, immediata, quella che esprime meglio i sentimenti puri presenti nel cuore di questi ragazzi. Don Roberto Baglioni, parroco di Vignanello, lunedì 22 ottobre si è infatti recato in visita all’asilo di San Severino che è stato ricostruito dei frati cappuccini missionari della provincia Picena anche grazie al contributo della parrocchia e dell’istituto comprensivo ”Falcone e Borsellino” di Vignanello, che, nel maggio 2017 ha organizzato nell’ambito del progetto ”RicostruiAmo” una raccolta fondi a sostegno dell’iniziativa dei frati francescani, mettendo in scena il musical ”Forza venite gente!”

Afferma don Roberto: ”Ci siamo recati a San Severino senza nessun altra ragione se non il desiderio di far sentire il nostro affetto a questa popolazione duramente colpita dal sisma e per dire loro che anche noi gli vogliamo bene”. I moduli scolastici, inaugurati il 22 maggio 2017, perfettamente funzionali, accoglienti, a misura di bambino e soprattutto, completamente antisismici, ospitano provvisoriamente la scuola dell’infanzia. Ad oggi molti sono gli edifici scolastici che sono in parte o totalmente inagibili in seguito ai danni riportati nel terremoto che ha colpito le Marche nel 2016. La ex preside, ora assessore alla pubblica istruzione al comune di San Severino, Vanna Bianconi, che insieme al preside dell’istituto ”Tacchi e Venturi” di San Severino, Sandro Luciani, ha accolto la delegazione della parrocchia di Vignanello, ha ricordato con piacere le iniziative promosse dall’associazione ”Gli amici di Loreto”, che, in vario modo e con molteplici iniziative, ha contribuito a portare sostegno economico e spirituale alle popolazione colpite dal sisma.

L’accoglienza riservata a don Roberto è stata commovente: ”Ci hanno fatto sentire veramente a casa, hanno fatto di tutto per farci conoscere e renderci partecipi della loro storia, dell’arte e delle tradizioni della loro terra, tradizioni molto vicine alle nostre visto che molte sono state le famiglie marchigiane emigrate nello scorso secolo a Vignanello e nei comuni limitrofi. Ci hanno anche resi partecipi della grande sofferenza vissuta, e che in molti ancora vivono, e del trauma interiore subito, specialmente dai bambini in seguito al terremoto. La ricostruzione è ancora molto lontana, ma l’animo è forte e tanti sono i segni di speranza disseminati”. Accompagnata dal preside Sandro Luciani la delegazione di Vignanello ha anche visitato i nuovi moduli scolastici che ospitano la scuola primaria recentemente inaugurati dal ministro Conte e il palazzo vescovile che ospita temporaneamente tutte le opere d’arte della diocesi provenienti da chiese e musei oggi inagibili o distrutti dal terremoto.

Don Roberto Baglioni si è recato in queste zone per concelebrare la Santa Messa di inizio del ministero pastorale del nuovo arcivescovo di Camerino, S. E. mons. Francesco Massara, il quale ha annunciato che non abiterà la residenza episcopale, una volta risistemata e resa nuovamente agibile, fino quando l’ultima famiglia della sua diocesi, non sarà tornata nella propria casa. Un forte segno questo di vicinanza ai propri fedeli, come un segno di speranza è la riapertura della cattedrale di San Benedetto del Tronto, nel vespro di domenica 21 ottobre, anch’essa restaurata e rimessa in sicurezza dopo il sisma. Con don Roberto, che ha approfittato della partecipazione a questo evento per recarsi anche a San Severino, era rappresentata tutta la comunità dei fedeli di Vignanello.

”Credo profondamente in questi gesti di comunione e di vicinanza, ci ha detto il parroco, e sono fermamente persuaso che non basta quello che con amore abbiamo già fatto. Anche grazie alle offerte raccolte nella nostra parrocchia e tramite gli spettacoli organizzati dall’istituto comprensivo ‘Falcone e Borsellino’, è stato possibile ricostruire una scuola per i bambini di San Severino, ma adesso è ancor più importante farsi vicini, ascoltare la loro voce, incrociare i loro volti e i loro sguardi. Io l’ho fatto a nome dei miei parrocchiani, e ne torno arricchito, edificato, anche se stanco. Questo legame con gli amici di san Severino, probabilmente, avrà un seguito…”.

In questo incontro sono stati rinnovati i propositi per un gemellaggio tra le scuole di San Severino e di Vignanello, che a questo punto coinvolgerà molto probabilmente anche le parrocchie delle due città.

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