Avrebbe minacciato il padre e la madre per avere da loro dei soldi, dopo aver picchiato la moglie, che si trovava al piano terra della palazzina dove l’uomo vive assieme al resto della famiglia. Per questo è alla sbarra con le accuse di lesioni e minacce.
”Purtroppo per i genitori di F.M. questi comportamenti al limite della violenza non sono una novità – ha spiegato in aula uno dei carabinieri intervenuti dopo la chiamata di aiuto della famiglia – nel corso dei mesi abbiamo ricevuto numerose segnalazioni: l’uomo tornava molto spesso a casa ubriaco, fuori di sé, incontrollabile. Ha più volte violato il divieto di avvicinamento alla compagna che il tribunale aveva disposto”.
Una triste realtà che la moglie, il padre e la madre dell’uomo, originario e residente a Montefiascone, hanno visto trasformarsi pian piano in un’abitudine. Fino ai primi giorni di settembre del 2012, quando tornato a casa per l’ennesimo volta ubriaco, avrebbe sfondato la porta dell’appartamento al piano terra, dove viveva la moglie, l’avrebbe picchiata e poi, non avendo ricevuto da lei quello che desiderava, sarebbe salito al piano superiore per aggredire i genitori.
”Babbo, ti taglio la gola e ti ammazzo di botte” avrebbe urlato all’anziano padre che in ogni modo cercava di calmarlo e farlo ragionare. ”Dammi dei soldi o ti uccido” avrebbe continuato, strattonandolo e aggredendolo.
”Quando siamo arrivati – ha proseguito il carabiniere – non siamo riusciti a fermarlo. Era agitato, aggressivo e violento anche di fronte alle nostre divise. Ripeteva le minacce, noncurante di quello a cui sarebbe andato incontro”.
Dunque, una denuncia a suo carico e un successivo processo penale, che proseguirà tra una manciata di settimane.
”A casa dell’imputato era stato tutto messo a soqquadro – ha concluso – niente era al suo posto. Abbiamo trovato il resto della famiglia preda al panico, eppure tristemente abituata”.