19032024Headline:

Depositi bancari, Viterbo fanalino di coda

La Tuscia agli ultimi posti nella classifica del risparmio

Che fine hanno fatto i risparmi dei viterbesi? Difficile dirlo, ma di certo sono ormai pochi i soldi rimasti in banca dopo l’arrivo della crisi. E’ questa la situazione che emerge dalla mappa geografica del risparmio realizzata dal Sole 24ore elaborando i dati provenienti da Abi e Banca d’Italia per il 2018.

Viterbo figura infatti in 80esima posizione tra i 106 capoluoghi di provincia con un deposito bancario pro capite medio di 15749,20 euro, ovvero molto al di sotto della media nazionale che si assesta a 21460,90 euro. Uno scenario che colloca la provincia viterbese appena sopra ad altre realtà del Lazio come Latina (81esima) e Rieti(83esima), e che pone la Tuscia in condizioni poco migliori rispetto alle città del Sud più difficoltà.

L’unica indicazione positivo è quello inerente al confronto con i dati del 2008: secondo quanto analizzato dal quotidiano economico, rispetto a dieci anni fa la cifra tenuta dai risparmiatori italiani nei conti correnti è di fatto raddoppiata e in questo la provincia di Viterbo è nella media nazionale con un aumento registrato del 102%.

Come è facile immaginare, la provincia italiana più ricca è Milano, dove il deposito pro capite è di 57.796,60 euro, seguita da Roma (43.433,80 euro) e Treviso (42.866 euro). Ultimo posto per Crotone con 9.577,10 euro, mentre è Isernia, al 49esimo posto con 22.063 euro, a far registrare il maggior incremento negli ultimi dieci anni: +316%.

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