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Agenzia funebre favorita dal Comune, il titolare: ”Avevamo l’appalto per i servizi cimiteriali”

Alla sbarra per abuso d'ufficio insieme a tre dipendenti pubblici: ''Non avevamo comunque l'esclusiva, ognuno libero di rivolgersi a chi voleva''

”Ognuno era libero di scegliere la ditta che preferiva, ma se non c’erano particolari esigenze, il Comune si affidava a noi, che per anni ci siamo aggiudicati l’appalto per la manutenzione e i servizi cimiteriali”. Si difende così da ogni accusa il titolare di un’impresa funebre di Bassano Romano, finito alla sbarra assieme alla sorella socia e a tre dipendenti del Comune per abuso d’ufficio. Secondo quanto contestato dalla Procura, questi ultimi avrebbero favorito e permesso a una sola agenzia funebre di estumulare diverse salme e trasferirle da un fornetto all’altro fuori dal periodo in cui sarebbe permesso farlo. Tagliando fuori, con le più diverse scuse e giustificazioni, una seconda impresa, parte civile nel processo.

”Nessuno strano movimento: quando c’è la necessità di estumulare e riesumare dei corpi, il privato cittadino deve fare domanda al Comune, che lavora la pratica e poi affida il servizio alla ditta appaltatrice che gestisce i servizi cimiteriali. In questo caso, la nostra – prosegue il titolare dell’agenzia funebre, ascoltato ieri mattina di fronte al collegio di giudici viterbese – ma niente vieta al cittadino di richiedere una specifica ditta a cui affidare i lavori: ognuno è libero di fare ciò che vuole”.

”E non abbiamo mai costretto nessuno o ricevuto soldi per indirizzare le persone verso una ditta specifica” gli fa eco il geometra del Comune, coimputato nel processo.

A far scattare la denuncia a loro carico un singolo episodio del 2014. Come ha raccontato in aula una donna: ”Volevo trasferire mio fratello da un fornetto provvisorio ad uno di proprietà, rivolgendomi alla ditta San Giorgio. Peccato che ogni volta che ho provato a depositare la domanda in Comune io abbia incontrato mille ostacoli: una volta non c’era il dipendente addetto, un’altra non era il periodo giusto dell’anno. Però poi passando davanti al cimitero ho visto, proprio in quei giorni, un’altra ditta operare le estumulazioni”.

Da qui la segnalazione e la denuncia sporta dall’agenzia che sarebbe stata esclusa dai lavori a favore di un’altra, i cui titolari oggi sono a processo.

”Lavoriamo per il Comune da venti anni – conclude – abbiamo sempre vinto le gare d’appalto presentando la migliore offerta. Non abbiamo mai avuto problemi”.

Si tornerà in aula per la discussione a settembre.

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