Ancora una volta parliamo del SETTORE EDILE: i dati dimostrano l’estrema difficoltà del mondo del lavoro e che se non recuperati metteranno ancora di più in crisi i consumi e di conseguenza la produzione.
Su questo dato, incide in modo preponderante, il proseguimento della dinamica negativa delle opere pubbliche, che supera anche l’apporto negativo dato dalla ripresa del comparto non residenziale privato e dal rallentamento della nuova edilizia abitativa.
Nello specifico, gli investimenti in nuova edilizia residenziale, hanno subito ancora un calo dello 25% rispetto il 2017 e questo perché, come da dieci anni a questa parte i permessi a costruire continuano a diminuire.
Purtroppo l’industria e le costruzioni, ritornano ad essere i settori più deboli.
I dati nella provincia di VITERBO (forniti dalla Cassa Edile di Viterbo):
ANNO 2014/2015 2015/2016 2016/2017 2017/2018
Lavoratori Attivi 2.978 2.716 2.626 2.449
Di cui Impiegati 171 181 174 191
Ore lavorate 2.339.452 2.159.343 2.172.009 1.970.505
Imprese Attive 717 666 649 624
DURC emessi 803 480 469 488
DURC Positivi 669 229 238 236
DURC Negativi 134 180 217 252
Nelle Costruzioni risultano dai dati della Camera di Commercio di Viterbo, attive ben 4.669 Imprese, così suddivise:
871 Imprese di Capitali
603 Imprese di Persone
3.069 Imprese Individuali
126 Imprese in altre forme
Comparando i dati della Cassa Edile di Viterbo con quelli della Camera di Commercio di Viterbo, pensiamo che qualcosa non quadra nel settore delle Costruzioni, probabilmente ancora molto c’è da fare da parte degli Istituti comandati alla vigilanza ed al controllo.
Nessuno si sarebbe aspettato un così forte calo e probabilmente, non vi eravamo nemmeno preparati perché tutti si pensava ad una più contenuta crisi e che ci sarebbe stata a breve una ripresa.
Non si può certo continuare così, bisogna ridare fiato al potere di acquisto, ma da questo punto di vista, la politica non affronta i problemi reali della gente.
Un paese allo stremo: la disoccupazione che ha raggiunto livelli inaccettabili; continue perdite di posto di lavoro sempre più drammatiche; crisi del settore produttivo; caduta del potere di acquisto sempre più forte e tassazione in continua crescita.
Come è ovvio, nel settore EDILE Viterbese cresce la preoccupazione, negli ultimi cinque anni infatti si registra:
- contrazione delle ore lavorate al 20%
- analoga situazione per i lavoratori occupati
- per le aziende, continua la caduta di appalti pubblici con un ulteriore decremento del 5,1% e di quelle residenziali private di ulteriore 4,3%, fabbisogno di case sempre più in calo ma dovuto alla incertezza del futuro e alla scarsa erogazione di mutui
- ricorso al lavoro nero sempre più massiccio specialmente nelle ristrutturazioni, elusione contributiva, fiscale e previdenziale settore sempre più rientrante nella sfera del sommerso
Il ricorso alla NASPI (disoccupazione) ed alla Cassa Integrazione stanno terminando i loro effetti sulla tenuta sociale dei lavoratori e delle loro famiglie ed i dati sulla Cassa Integrazione a Viterbo rappresentano la realtà.
Non possiamo continuare così, le previsioni danno ancora una fase negativa per il settore edile con ulteriori cadute di investimenti.
Per un rilancio vero del settore, occorrono azioni finalizzate a potenziare le infrastrutture, volano necessario per far ripartire l’economia e a non penalizzare ulteriormente la tassazione immobiliare.
A tutto questo non possiamo tralasciare il problema della sicurezza nei luoghi di lavoro, quando gli incidenti sul lavoro si ripetono sempre uguali, vuole dire che non si tratta più di infortuni: di fronte a tanta negligenza, c’è bisogno di maggiore rigore.
Così come è stato definito l’omicidio stradale, bisognerà pensare a qualcosa di simile per salvaguardare con più efficacia la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Serve una strategia nazionale ed è necessario accrescere la partecipazione dei lavoratori.