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Fatturazione elettronica, cosa sta per cambiare dal 1° luglio

Il 1° gennaio 2019 è entrata ufficialmente in vigore la fatturazione elettronica obbligatoria, introdotta con l’obiettivo di eliminare o almeno ridurre l’evasione fiscale e di snellire il processo di fatturazione per liberi professionisti e PMI coinvolte.

Dopo i primi sei mesi di rodaggio e di “sconti” applicati sulle sanzioni, durante i quali i titolari di partita IVA hanno imparato a conoscere e a usare la nuova modalità di emissione delle fatture, dal 1° luglio 2019 la rigidità e i controlli saranno a regime e non sarà più concessa alcuna tolleranza in caso di errori o di ritardi nella procedura di fatturazione.

Per eseguire al meglio il processo di rilascio della fatturazione elettronica ed evitare quindi di incorrere in multe sono stati creati ad hoc specifici software di fattura elettronica, strumenti comodi e di facile utilizzo, come Danea Easyfatt, che si occupa della gestione dell’intero ciclo di invio, della ricezione e della conservazione delle fatture elettroniche, garantendo la gestione dell’impresa a 360° e un support plan efficiente, targato Danea.

La prima scadenza da segnare nel calendario riguarda l’emissione della fattura elettronica, che dovrà avvenire entro 10 giorni dalla data di adempimento delle operazioni, 15 se verrà approvato un emendamento al Decreto Crescita. Il processo in atto di digitalizzazione del fisco comporta anche l’obbligo di effettuare lo scontrino elettronico, onere che interessa in questa prima fase solo i commercianti con un reddito superiore a 400.000 euro.

Infine, durante i sei mesi di moratoria, ai titolari di partita IVA era concessa clemenza in caso di tardiva fatturazione, con sconti e riduzioni al 20%, mentre dal 1° luglio le sanzioni saranno nettamente più rigide e i controlli non consentiranno più scuse o inefficienza di alcun tipo.

La fattura elettronica implica diversi vantaggi, quali la digitalizzazione dei documenti, la riduzione dell’evasione fiscale, la maggiore efficienza aziendale e lo snellimento dei processi di comunicazione e di condivisione delle fatture tra clienti e fornitori. Sta nascendo un nuovo modo di lavorare, che comporta anche l’organizzazione di corsi di formazione per i dipendenti delle imprese e numerose modifiche nelle modalità di lavoro dei commercialisti che si trasformano oggi in consulenti preparati e in continuo aggiornamento, che offrono alle aziende servizi diversificati in base alle esigenze.

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