Si è concluso con una condanna a tre mesi e mezzo di reclusione, pena sospesa, al risarcimento danni e al pagamento delle spese legali e processuali, il portiere di un hotel di Viterbo accusato di aver aggredito un collega. Il processo era iniziato a giugno dello scorso anno quando davanti al giudice si era presentata la vittima, parte offesa, che aveva raccontato dell’aggressione subita dall’amico (CLICCA QUI PER LEGGERE LA NOTIZIA).
L’uomo, 29enne, originario di Cagliari, era arrivato a Viterbo per lavorare in un noto albergo quando una sera sarebbe stato aggredito da un collega addetto alla reception perché , a giudizio di questo, non avrebbe svolto le sue mansioni alla perfezione. Prima gli avrebbe tirato una crostata e poi gli sarebbe andato incontro e sarebbero venuti alle mani.
Nel frattempo le strade lavorative dei due si sono divise, il presunto aggressore continua a lavorare nell’hotel cittadino mentre la vittima ha cambiato lavoro.
Nell’udienza di mercoledì scorso a parlare è stato invece il presunto aggressore che ha confermato di aver tirato all’altro un pezzo di crostata ma ha negato di essere venuto alle mani.
All’esito del processo, come detto, è arrivata la condanna del primo.