di Simone Lupino
VITERBO – Prestito a Talete, l’aumento della tariffa dell’acqua approvato a fine anno dai sindaci dell’Ato non basterà a sbloccare nell’immediato la richiesta di prestito ad Arera, da cui dipende la stessa entrata in vigore dei rincari. La delegazione di amministratori della Tuscia che ha partecipato ieri mattina alla riunione a Roma per conoscere a che punto fosse la pratica relativa ai 40 milioni indispensabili per risanare la società di via Romiti, è tornata in terra di Tuscia un po’ delusa rispetto alle aspettative che circolavano alla vigilia dell’incontro. Arera vuole tempo per passare ai raggi X i conti e i piani della società.
Di tutt’atro umore, invece, appariva il presidente del consiglio di amministrazione della Talete Andrea Bossola, anche lui presente al vertice romano: ”So come vanno queste procedure. E’ stato il primo incontro di un percorso che si spera di accelerare il più possibile. Per ora abbiamo concordato le fasi tecniche indispensabili – un confronto che inizierà già dalla prossima settimana – per giungere a questo prestito. Bisognerà produrre una montagna di carta, anche perché per alcuni investimenti che prevediamo non ci sono ancora i progetti”. Bossola è sicuro di quale sarà l’esito: “Entro la fine dell’anno i soldi ce li danno”.
Oltre ai sindaci, alla Talete e al presidente della Provincia Nocchi all’incontro c’erano anche rappresentanti della Regione. La cifra in ballo si aggira intorno a 40 milioni. I soldi, qualora dovessero arrivare, saranno prelevati da un fondo speciale custodito da Csea, la Cassa per i servizi energetici e ambientali. Fondo che viene alimentato continuamente da una quota delle tariffe che i cittadini pagano per i servizi pubblici gestiti da Arera. ”Per questo prima di concedere un prestito vengono fatte numerose valutazioni per essere sicuri che quei soldi poi rientrino, ha spiegato sempre Bossola.
“Ripeto – ha concluso il presidente della Talete – io sono fiducioso. Arera ci ha detto: vogliamo verificare che siete veramente virtuosi, quando lo avremo verificato faremo quello che ci compete. Ciò che invece spero è che tutti sappiano che tutto questo viene fatto nell’interesse dei cittadini”.
