19042024Headline:

Tre escort al posto di una, non ci sta e scappa: aggredito dal loro protettore

La vittima: ''Non avevo pagato per una cosa a quattro, ho preteso i miei soldi indietro''

Prende appuntamento con una escort e se ne ritrova in casa tre.

Un sogno per molti uomini, ma non per lui. Che, vista la situazione, decide di scappare, pretendendo indietro i soldi del rapporto non consumato.

”Peccato che, dopo nemmeno mezz’ora, sono stato aggredito alla fermata dell’autobus con un forte colpo alla testa. Chi era? Il loro protettore, sicuro”.

Protagonista nell’insolita vicenda un giovane straniero, da anni residente nella Tuscia, che nel 2015, attraverso un sito online di incontri decise di contattare una sudamericana per trascorrere qualche ora in sua compagnia.

”Era tutto pronto e organizzato. Ricordo di essere andato nel suo appartamento – ha spiegato la giovane vittima al giudice Roberto Colonnello – abbiamo parlato. Poi la situazione è divenuta pian piano sempre più strana: da una stanza accanto alla nostra è sbucata una ragazza, poi ancora un’altra. Mi sono ritrovato all’improvviso con tre donne. E mica mi stava bene. Io avevo pagato per una sola”.

Così avrebbe preteso indietro i soldi già consumati e se ne sarebbe andato via.

”Ho sentito la donna chiamare qualcuno al cellulare – ha sottolineato – un uomo. Ma non gli ho dato importanza e sono uscito”.

Preso il pullman per arrivare in centro e sceso ala fermata di viale Trento, dopo neppure mezz’ora, sarebbe stato aggredito alle spalle.

”Un colpo fortissimo che mi ha fatto sanguinare. Sono stato aiutato da alcune persone presenti, poi è arrivata la polizia e sono andato in ospedale per farmi medicare e mettere i punti”.

A finire alla sbarra con le accuse di sfruttamento della prostituzione e lesioni aggravate la giovane escort e il suo presunto protettore. Entrambi originari del Sud America. Sono difesi dall’avvocato Luciano Laureti.

”Sicuramente lo ha chiamato per raccontargli quanto era appena successo – ha concluso il ragazzo, – e lui mi ha cercato per farmela pagare”.

Si tornerà in aula il 20 ottobre.

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