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”Voleva che i compagni lo picchiassero, ma vedendolo piangere si sono rifiutati”

Professoressa accusata di maltrattamenti contro un 14enne

”La professoressa voleva che i compagni di classe lo tenessero seduto ad una sedia con le mani dietro alla schiena e che a turno, poi, lo picchiassero. Colpendolo con schiaffetti, pizzicotti. Ma vedendo il loro amico scoppiare a piangere, si sono rifiutati”.

Vittima dei presunti maltrattamenti da parte della professoressa di italiano della scuola media di Bagnoregio, sarebbe stato un ragazzino di 14 anni, affetto da discalculia e dislessia, che per settimane sarebbe stato preso di mira dall’insegnante e costretto a subire continue vessazioni.

A far scattare l’allarme e poi la successiva denuncia, sporta dai genitori del ragazzo ai carabinieri nel febbraio del 2016, una lezione di catechismo contro il fenomeno del bullismo a cui avrebbe partecipato gran parte dei compagni di scuola del ragazzo e il 14enne stesso.

”Stavamo parlando di quello che accade nelle scuole o nei gruppi quando uno o più bambini vengono presi di mira, analizzando il fenomeno del bullismo – ha spiegato una delle due catechiste di Bagnoregio – ad un certo punto uno dei ragazzi ci ha riferito che erano esattamente le cose che la professoressa li costringeva a fare contro il loro compagno”.

Le insegnanti avrebbero quindi deciso di indagare e di scavare più a fondo la situazione, per poi riferire ai diretti interessati: ”Durante quei racconti – ha proseguito la catechista – il ragazzo stava con la testa china e non ha mai parlato. Era ammutolito”.

Secondo quanto raccontato dai ragazzi, la professoressa in più occasioni avrebbe fatto sollevare di peso per le mani e per i piedi il 14enne per portarlo fuori dall’aula. ”Vai fuori che tanto non capisci niente, inutile che ti spiego le cose” gli avrebbe anche detto. Non mancando, secondo quanto riferito, di insultarlo anche per la sua bassa statura legata a problemi nella crescita. ”Lo chiamava piccoletto” ha spiegato il padre di uno dei compagni del ragazzo, ”nonostante sapesse che era anche in cura al Bambin Gesù”.

La professoressa, 61enne originaria di Castel Giorgio, è finita davanti al giudice Giacomo Autizi con l’accusa di maltrattamenti. A difenderla l’avvocato Giovanni Labate. Dopo la denuncia dei genitori venne sospesa immediatamente.

Si tornerà in aula il 4 giugno.

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