19032024Headline:

”Non sarà facile ricominciare ma è giusto provare a chiudere la stagione”

''Per tutti i sacrifici che sono stati fatti. Soprattutto dalla Viterbese''

”Cassaintegrazione? Decurtazione? Questi sono discorsi che si possono fare su un contratto milionario! La Serie C non è la Serie A un ragazzo che gioca nella mia categoria, magari a 800 km da casa, non vive nello stesso modo. Qui quando si parla si generalizza sui giocatori e si getta fumo negli occhi”, ha tuonato il capitano della Viterbese Francesco De Giorgi.

Il difensore ha risposto ai discorsi economici riguardanti il mondo del calcio, in questo momento di crisi causato dall’emergenza Covid-19.  De Giorgi è anche rappresentante, della Viterbese, per l’associazione italiana calciatori. Proprio nei giorni scorsi ha partecipato a delle video conferenze con altri rappresentanti in cui si è parlato della situazione calcistica.

”Per quanto riguarda la ripresa – ha continuato il capitano gialloblu – sarebbe sicuramente difficile ritrovare gli stimoli dopo così tanto tempo fermi in casa. Ma allenamento dopo allenamento sicuramente le motivazioni tornano in fretta. Il fatto di portare a termine il campionato giocando anche dopo il 30 giugno è una decisione che spetterebbe alla Fifa, quindi a Infantino, ma inverosimile: si metterebbero in difficoltà anche le società che a luglio ricostruiscono le squadre, ai giocatori in scadenza di contratto e si accavallerebbero le due stagioni facendo slittare quella successiva. E’ improbabile come situazione”.

In conclusione: ”E’ giusto, comunque, provare a far finire la stagione. Anche per tutti i sacrifici che sono stati fatti. Soprattutto dalla Viterbese”

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