29032024Headline:

”Stiamo vivendo ore buie. Migliaia le imprese che non vedono futuro”

L'allarme di Confimprese, che scrive ai sindaci della provincia: "Stop alla tassazione locale"

Gent. mi Sigg. Sindaci,

stiamo vivendo ore buie. Il nostro Paese ed i nostri Comuni sono precipitati in una gravissima crisi sociale ed economica. Dai numeri presentati nel consueto bollettino diffuso ogni sera dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, non si riesce ancora ad avere una speranza, seppur timida, di uscita dal tunnel.

Molte famiglie sono costrette a convivere, direttamente o indirettamente, con la malattia e a dover rispettare rigide regole per il relativo contenimento.

Vogliamo ringraziare tutti coloro che sono in prima linea, medici, infermieri e personale sanitario, forze dell’ordine, dell’esercito, della protezione civile e dei vigili del fuoco e le varie Autorità Istituzionali che, quotidianamente, cercano di mettere in atto tutte le misure necessarie, nei territori di propria competenza, per contrastare ed arginare questa pandemia che sta sconvolgendo le nostre Comunità.

Ed in questo contesto non possiamo non parlare delle imprese che rappresentiamo in provincia di Viterbo; aziende che in molti casi sono anch’esse in prima linea per garantire i servizi essenziali ed è per questo che il nostro ringraziamento va anche a tutta la filiera alimentare, del commercio di vicinato, degli operatori della grande di distribuzione, della logistica e dei trasporti e dei loro indotti.

Purtroppo, però, la grande parte delle attività produttive,che rappresentano la spina dorsale del nostro sistema economico, è costretta a tenere giù la propria saracinesca, nell’interesse più generale della Nazione e della sua sicurezza sanitaria.

Sono migliaia le imprese in provincia di Viterbo che con le loro famiglie oggi non vedono futuro; ci sentiamo di rappresentarle tutte se diciamo che provvedimenti mirati e giustificati a loro rivolti debbono essere presi con immediatezza per garantire loro, finita l’emergenza, la ripresa certa.

Alcuni Comuni hanno già deciso e deliberato provvedimenti finalizzati ad un loro sostegno,calmierando od eliminando molte imposte di propria competenza.

Agli altri, a quelli che non lo hanno ancora fatto, chiediamo che nei prossimi giorni, con apposite Delibere vengano adottati provvedimenti specifici su tutta la tassazione locale, eliminando, temporaneamente tributi come Tosap, Tari, tassa di soggiorno, canoni relativi al commercio su aree pubbliche, la parte di quota comunale dell’Imu e lo stop per tutti gli obblighi fiscali di competenza comunale.

Sollecitiamo anche il fermo immediato per tutte le azioni di recupero di debiti pregressi sulle attività del commercio e dell’artigianato ovvero di tutte le AA.PP..

Siamo convinti che in uno spirito di unità nazionale, così come auspicato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, tali misure, siano possibili e condivisibili.

Chiedere a chi non ha nulla, non per sua colpa, ma per una emergenza mondiale,è una follia. Applichiamo localmente quanto detto in queste ore da Mario Draghi: “Non preoccupiamoci oggi di fare debito…”

Nel ringraziarVi sin da ora per quello che potrete fare nel solo interesse di dare un contributo al salvataggio del sistema produttivo provinciale, inviamo distinti saluti.

Il Presidente Gianfranco Piazzolla

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