19042024Headline:

Talete sbaglia sempre indirizzo, 86enne costretta a correre dietro alle bollette

Rita Allegretti e la figlia disoccupata non sanno più come fare

di Massimiliano Vismara

VITERBO – L’incredibile vicenda di una pensionata viterbese di 86 anni, costretta a farsi rateizzare le bollette dell’acqua perché vengono regolarmente recapitato ad un altro indirizzo. Si Chiama Rita Allegretti e abita con la figlia disoccupata in via Luigi Petroselli, la donna da mesi deve a ”correre” dietro alle fatture per non farsi staccare l’acqua.

”Io e mia madre ci siamo trasferiti a Santa Barbara in via Luigi Petroselli dal 2016 – spiega la figlia della signora Allegretti, Piera Tosti – dopo qualche mese che abitavamo lì, non vedendo le fatture dell’acqua, mi recai alla Talete per chiedere spiegazioni e li scoprii che non avevano ancora cambiato l’ indirizzo di fatturazione nonostante io gli avessi comunicato già da tempo il cambio di residenza, risultato: mi ritrovai (non per mia colpa) ben 450 euro di acqua arretrata da pagare. In seguito sembrò essersi risolto tutto, le bollette arrivavano regolarmente qui e io ovviamente le pagavo come del resto ho sempre fatto”.

Ma adesso evidentemente qualcosa si è di nuovo inceppato: ”A gennaio erano 6 mesi che non vedevo traccia di fatture, quindi sono andata di nuovo alla Talete e li mi sono trovata un’altra sgradita sorpresa: c’erano altre due bollette in sospeso per un totale di quasi 220 euro, alla mia richiesta di spiegazioni mi sono sentita dire che evidentemente le fatture non venivano recapitate per un disguido postale. Ovviamente le ho pagate, ma con sforzo visto che mia madre è pensionata e io disoccupata.

Naturalmente in questi due mesi di quarantena, inutile a dirlo, non ho visto traccia di altre bollette, quindi essendo chiusa la Talete la settimana scorsa sono andata alle Poste per chiedere il motivo di questi presunti disservizi nella consegna, e lì l’ impiegata mi ha fatto notare un particolare incredibile che mi era sfuggito prima: ovvero che sulle fatture il nome, il codice fiscale e il numero dell’utenza sono esatti, ma l’indirizzo di recapito no, le fatture vengono recapitate a via San Rocco, e per forza che non mi arrivano le bollette”.

”A questo punto mi sono stancata – conclude esasperata Piera Tosti – prima le mandavano al vecchio indirizzo, adesso addirittura in via San Rocco (che non so nemmeno dove sia) sicuramente quando riaprirà la Talete ci ritroveremo altre fatture arretrate, che saremo costrette a rateizzare per non farci staccare l’acqua. E’ ingiusto che due donne sole siano costrette a farsi carico di un debito che esiste non per colpa nostra, ma per quella di qualcun altro. Chi sbaglia paga e in questo caso non siamo certo noi ad aver sbagliato”.

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