VITERBO – Bollette dell’acqua, in provincia di Viterbo è boom di utenti morosi. Tra i problemi segnalati nel consuntivo di metà anno della Talete c’è anche la percentuale elevatissima di crediti che la società del servizio idrico non riesce più a recuperare: 4 volte più alta rispetto alla media del centro Italia. Costi che Talete carica già sulle bollette dei buoni pagatori, ma che diventano sempre più alti. Anche per questo si chiede ora ai sindaci di approvare i nuovi aumenti della tariffa.
Tra le ”manovre di salvataggio della società affinché siano evitate procedure concordatarie o il default del gestore” si parla anche dell’”istanza di riconoscimento di costi di morosità maggiori di quelli standard che per le aree del Centro sono pari al 3% mentre Talete mostra un tasso di mancato incasso a due anni dall’emissione della bolletta mediamente del 14%”.
Una criticità quella legata al recupero dei vecchi crediti, che si è andata ad aggravare anno dopo anno. E che nel 2020 si è aggravata anche a causa dell’emergenza sanitaria. A spiegarlo è sempre il bilancio di metà anno di via Romiti: ”Lo scorso esercizio, grazie soprattutto alle azioni mirate al recupero del credito, sono stati incassati oltre 800.000 Euro di vecchi crediti”. Nel primo semestre 2020, invece, ”con le attività di recupero sospese, in attesa del riscontro contabile preciso di fine anno, si è stimato un incasso al 30/06 pari ad euro 100.000”.