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Assunzioni: quando il curriculum fa la differenza

Il curriculum rappresenta una parte fondamentale nel processo della ricerca di un posto di lavoro, e può fare la differenza, soprattutto se viene impostato nella maniera corretta. Spesso i reclutatori si trovano nelle condizioni di dover vagliare centinaia di candidati, e di conseguenza dedicano pochissimo tempo ad ogni curriculum, scartando quelli che non convincono già dopo poche righe.

I principali problemi riscontrati nei CV

Per prima cosa, si consiglia di evitare di redigere un curriculum incompleto, con i cosiddetti buchi temporali. I selezionatori si chiederanno cosa ha fatto il candidato durante i periodi di tempo non coperti da eventuali occupazioni, siano esse di studio, formazione, volontariato o lavoro. Naturalmente un CV dovrebbe contenere tutte le informazioni essenziali, compresa la foto, che alle volte non viene inserita (e si tratta di un errore). Questi sono soltanto alcuni dei motivi che spingono i selezionatori a scartare un CV, e ci sono anche altri errori gravi da sottolineare, come la cattiva organizzazione delle informazioni all’interno del testo. È preferibile organizzare le esperienze dalla più recente alla più datata, cercando di mettere in evidenza i punti di forza e le competenze acquisite. È inoltre possibile utilizzare alcune piattaforme che permettono di creare un curriculum professionale online, come Cvapp.it ad esempio, scegliendo uno dei tanti template progettati per rendere al meglio. Infine, un CV – proprio perché rappresenta il biglietto da visita di un candidato – dev’essere scritto in modo chiaro e pulito.

I consigli per un curriculum scritto bene

La media di tempo speso per la valutazione di un singolo CV equivale a circa 6 secondi. Questo vuol dire che bisogna farsi notare quanto prima, e che per farlo serve adottare una strategia ben precisa, che possa mettere in risalto sin da subito le informazioni più importanti e più accattivanti. Di conseguenza, il curriculum va curato in modo spasmodico, in quanto rappresenta il nostro primo contatto con l’azienda, nonché il nostro biglietto da visita.

Prima di tutto un CV deve essere facile da leggere, per questo bisogna ad esempio selezionare un font semplice, suddividendo il testo in paragrafi non troppo lunghi, e usando il grassetto solo dove serve realmente. Inoltre, non bisogna fare confusione con le informazioni e soprattutto non si devono dimenticare quelle essenziali: si parla dei dati anagrafici, dei contatti (mail, telefono), delle esperienze lavorative e personali salienti, e delle soft skill. Inoltre, ogni curriculum dev’essere adattato ad ogni caso specifico, quindi non è mai saggio utilizzare un CV generico per ogni candidatura. Come anticipato poco sopra, è bene sottolineare le esperienze professionali o personali più importanti, riportandole prima delle altre. Infine, attenzione all’ortografia e agli errori grammaticali e di sintassi: meglio rileggere il testo diverse volte, prima di spedire il curriculum ai selezionatori.

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