20042024Headline:

Aeroporto civile a Viterbo: “a volte tornano”

L'aeroporto a Viterbo "bello e possibile"

del Direttore  Andrea Stefano Marini Balestra

L’annunciato piano degli aeroporti nazionali elaborato da ENAC (Ente nazionale Aviazione civile) portato all’attenzione del Ministero per le infrastrutture e mobilità sostenibili, riapre la discussione, mai sopita, di dove collocare il quarto Aeroporto del Lazio.

L’Aeroporto di Ciampino è alla saturazione, quello dell’Urbe sottoutilizzato, ma non diversamente potenziabile, quindi necessità “trovare” un altro aeroscalo in regione.

Sembrava in sonno la querelle Frosinone-Viterbo, ma adesso è gia ripartita.  Frosinone già danno la cosa fatta. I politici locali ne fanno argomento di campagna elettorale. Ma costoro, forse non si rendono conto che forse è presto, Viterbo non demorde.

Ricorderete che nel primo decennio di questo secolo la Città di Viterbo addirittura istituì uno speciale assessorato all’aeroporto, ci furono conferenze di servizi, presentati progetti di adeguamento stradale, ferroviario ed addirittura iniziata un’infrastruttura stradale sulla Cassia nord (rotonda dopo caserma Vigili del fuoco) per realizzare l’accesso al settore civile dell’Aeroporto “Fabbri”.

Intervenne pure un finanziamento pubblico che il governo Monti alla fine del 2010 revocò distraendo i fondi per il preteso ampliamento dell’Aeroporto di Fiumicino.

Poi tutto tacque. Uno spiraglio si ebbe quando la suprema magistratura amministrativa (Consiglio di Stato) bocciò definitivamente la realizzazione dell’Aeroporto di Fiumicino Nord che prevedeva la costruzione di un’altra pista, aerostazioni e varie.

Vinsero i comitati di Fiumicino che avevano reclamato perchè le opere da eseguire nella Riserva del litorale romano.

Si riparlò di aeroporto a Viterbo, ma la pandemia e le crisi economiche calarono il sipario. Proprio quel ripario che ora sembra riaprirsi.

Per l’ENAC l’indicazione è uno scalo “ordinario” a Frosinone ed un altro a Viterbo, ma non per velivoli commerciali, ma per piccoli aerotaxi volanti che possano collegare la Tuscia con la Capitale, facendo  scalo all’Urbe.

L’aeroporto di Viterbo, che contrariamente a Frosinone ha tutte le caratteristiche per essere un vero aeroporto commerciale per la sicurezza dell’avvicinamento alle piste (ben tre) e per l’assenza di fastidi alla città perchè i circuiti fuori dall’abitato, secondo l’Enac dovrà essere uno “scalo” per aerotaxi soltanto.

Non ci stiamo.

Magari il rovescio: A Viterbo uno vero e proprio scalo civile, a Frosinone, circondato da montagne e colline gli aerotaxi di ultima generazione cioè mini elicotteri biposto.

Sarà compito del nuovo governo e dei parlamentari che saranno eletti nella Tuscia fare lobbing bipartizan perchè Viterbo, con buona rassegnazione degli enti militari presenti (AVES), possa avere uno scalo aereo civile, ma, non solo di terzo livello, cosi chiamato il volo privato degli executive, ma di velivoli delle compagnie aeree ordinarie.

Di certo, insieme alle costruzioni per l’aerostazione, partiranno quelle per il rapido collegamento Roma-Viterbo sulla Cassia ed il completamento della trasversale E45 e potenziamento del servizio ferroviario.

 

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