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Il fascino della montagna come nuovo progetto di integrazione con occhio al passato

I tempi cambiano e così le esigenze. La crescita esponenziale dello smartworking ha portato in generale a una decentralizzazione della demografia urbana per spostarsi a vivere in centri più piccoli e con ritmi più umani. Questo grazie al fatto che non c’è l’obbligo della presenza su luogo del lavoro.
Il digitale applicato al lavoro da remoto, ha portato a dei flussi migratori dalle grandi città ai piccoli centri, questo lo si vede da vari aspetti statistici rilevati dalle transazioni dei consumi e-commerce fino alla fruizione di piattaforme d’intrattenimento come https://www.casino777.ch/it/ che individuano l’incremento della geo localizzazione di attività in centri più piccoli.
Tutto questo si somma al già esistente processo migratorio che richiede un processo d’integrazione degli stranieri nei nostri centri urbani.

A supporto dei processi migratori di questi ultimi, il comune di Ariano Irpino si sta facendo promotore di un nuovo progetto legato maggiormente all’aspetto d’integrazione degli stranieri, che si possa sposare al far rivivere anche le tradizioni lavorative del passato.
Un progetto tra integrazione e tradizione

Il progetto quindi si rivolge al passato con un approccio di tipo costruttivo verso il sociale. Molte volte in quest’epoca di globalizzazione e performance sempre più veloci si guarda con nostalgia al passato. Molte professioni, per il cambiamento di costumi, rischiano di essere perse dalla memoria, soprattutto se legate all’abito artigianale.

L’ambizioso progetto proposto dall’amministrazione di Ariano Irpino e supportato da Maria Grazia Santosuosso e Hilarry Sedu, avvocati impegnati nel sociale, è di far rinascere le antiche professioni, con l’attenzione e la cura nella realizzazione del prodotto finito che nessun processo d’industrializzazione può proporre. L’oggetto artigianale, come il cibo o qualunque prodotto derivante dal processo artigianale, risulta qualitativamente superiore per l’attenzione, la conoscenza e l’amore con cui viene realizzato.

Come unire tutto questo ai processi di cambiamento anche del tessuto sociale dovuti alla migrazione degli stranieri? Semplicemente unendo la politica sociale d’integrazione degli stranieri alla cultura atavica e tradizionale che porta a una consapevolezza delle radici del territorio su cui ci si inserisce. Tra smartworking e migrazione si arricchiscono di vita sociale le cittadine più piccole.

I molteplici vantaggi sociali di unire integrazione ad artigianato
I vantaggi sono numerosi: la consapevolezza della cultura di un paese in cui si vive, permette in maniera direttamente proporzionale e in modo meno complicato, dal punto di vista sociale, l’integrazione degli stranieri.

Si unisce infatti la necessità di aggiungere a quelle che sono le caratteristiche culturali delle radici di origine, gli aspetti culturali del paese in cui lo straniero ha deciso di vivere.
La caratteristica di questo progetto del comune di Ariano è quella di potersi interfacciare ancora con il proprio passato rendendolo attuale. Molti aspetti della nostra tradizione vengono oggi persi nelle conurbazioni più grandi, dove diventa prioritario un concetto d’internazionalizzazione legato al business affaristico e finanziario. Questo tende a non sviluppare l’integrazione, creando invece un processo di marginalizzazione e ghettizzazione.

Diffondendo questa cultura dei mestieri antichi si avrà una serie di vantaggi. In primis riportare alla luce dell’attualità antichi virtuosi mestieri, che servono a ricordare il nostro patrimonio culturale. Serve a proporre prodotti finali di qualità e a permettere una maggiore integrazione degli stranieri, in modo costruttivo e produttivo, diventando parte attiva di quello stesso processo di valorizzazione del passato che differentemente sarebbe destinato a scomparire.

Gli antichi mestieri diventano fonte di identificazione di una identità geografica che, sommata all’insieme delle realtà su territorio italiano, ne costituiscono un tessuto culturale basico. Ariano Irpino poterà avanti, con le amministrazioni sociali di competenza questo ambizioso progetto, diventando promotore di una tendenza che potrebbe essere ben più vasta, se poi sposata da altri comuni italiani. Questo può creare una armonizzazione tra problematiche che troverebbero un vincente connubio nel raggiungimento si un risultato positivo per tutti.

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