Perché nasce Viterbopost? Per creare un ponte. Tra amministratori e amministrati. Tra politica e cittadini. Tra chi il potere lo gestisce e chi lo subisce, con la presunzione (rigorosamente dal verbo presumere) di favorire un dialogo sulle cose da fare. Un confronto costante e – possibilmente – positivo, con il fine di prolungare un rapporto che spesso si esaurisce al momento del voto.
Viterbopost è un nuovo mezzo di informazione che, servendosi del web (ormai accessibile alla stragrande maggioranza delle persone), intende analizzare le questioni del territorio, occuparsi dei problemi, raccogliere i diversi punti di vista e, perché no, proporre anche soluzioni, facendo da contraltare – ma sempre con spirito costruttivo – a chi gestisce il potere politico e amministrativo.
Si parlerà di politica, di economia, di lavoro, di sanità, di cultura, di vivibilità del territorio, attraverso approfondimenti e analisi per i quali ci si aspetta il contributo di tutti coloro che sono interessati allo sviluppo del territorio in cui vivono. Insomma, una specie di azionariato popolare del dibattito che favorisca la presa di coscienza, oggi indispensabile a ogni livello, del singolo per contribuire al bene comune. Parafrasando una famosa frase di John Fitzgerald Kennedy, val la pena di affermare: “Non chiederti ciò che la Tuscia può fare per te, ma ciò che tu puoi fare per la Tuscia”.
Viterbopost nasce anche all’insegna dell’assoluta indipendenza e della trasparenza. Indipendenza dai partiti (tutti) e dalle posizioni di comodo, anche se non mancherà – qualora se ne presentasse l’occasione – di dire la sua secondo il proprio punto di vista, mai condizionato però (e questo è fondamentale) da secondi o terzi fini. Ideologici o di altro tipo. E nasce anche all’insegna della trasparenza, giacché ogni mezzo di informazione per vivere ha bisogno di risorse. E queste sono state reperite rigorosamente nella società civile e sono e saranno sempre note al pubblico dei lettori. In modo tale che sia chiaro a tutti chi ha creduto in questo progetto, mettendoci la faccia.
“Voglio essere libero, libero come un uomo” cantava negli anni ’70 il grande Giorgio Gaber, giacché “la libertà non è uno spazio libero. Libertà è partecipazione”. Già, la partecipazione. Quella che Viterbopost si aspetta dai suoi futuri lettori con un unico fine: migliorare questo territorio. Buona lettura a tutti.
Un ponte tra politici e cittadini
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26   Commenti
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Sempre incuriosito dal mezzo porgo i miei auguri al nuovo soggetto che appare sulla scena. Mi permetto due considerazioni quotando parte dello scritto:
“Viterbopost nasce anche all’insegna dell’assoluta indipendenza e della trasparenza. Indipendenza dai partiti (tutti) e dalle posizioni di comodo, anche se non mancherà – qualora se ne presentasse l’occasione – di dire la sua secondo il proprio punto di vista, mai condizionato però (e questo è fondamentale) da secondi o terzi fini.
Il primo aspetto è che il luogo dei post (ViterboPost) è indicato come soggetto addirittura pensante, una agorà o luogo di post non può a mio avviso avere questa caratteristica, ma è luogo del pensiero di soggetti che all’interno lo lasciano, è “contenitore”.
Il secondo aspetto fa riferimento al “condizionamento”; è risaputo che la libertà è tanto più libertà quanto più conosce i vincoli che la condizionano. Il “mai condizionato” assomiglia ad un ossimoro, peraltro, anche in questo caso soggetto tanto da suscitare la domanda: chi è il soggetto che non sarà mai condizionato?
Distinti saluti e buon lavoro
Questo blog permette al cittadino di esprimere il suo pensiero su ogni situazione presente sul territorio in maniera ufficiale. L’idea è di avere il coraggio, perchè di questo si parla, di dire e scrivere la propria, evitando che ogni discussione sia fatta, e muoia, solamente al bar davanti ad un caffè. Libertà è partecipazione, ognuno ha il diritto ed il dovere di dire il suo punto di vista e contribuire al miglioramento della società.