02122024Headline:

Gli insetti utili sconfiggeranno il cinipide

Il cinipide

Il cinipide

Come è ben noto, il cinipide è una piccola vespetta, originaria della Cina, che è arrivata in Italia nel 2002 e nel viterbese nel 2005. Questo insettino attacca solo le piante di castagno provocando la formazione di caratteristiche galle sugli organi vegetali. Le galle sono formate da una proliferazione delle cellule vegetali della pianta stessa. Questo piccolo insetto non attacca direttamente l’uomo e non può provocarci alcun danno. La dannosità del cinipide è dovuta al fatto che le piante attaccate presentano sia un accrescimento rallentato che una diminuzione nella produzione di castagne.

Si deve ben tener presente che l’arrivo di questo insetto esotico ha alterato pesantemente l’ecosistema castagno che impiegherà molti anni per trovare un nuovo equilibrio. Il cinipide del castagno fa ormai parte della fauna dei nostri castagneti e dovremo abituarci alla sua presenza anche se con infestazioni non così dannose come quelle rilevate negli ultimi anni.

I ricercatori di tutto il mondo hanno studiato e ancora studiano per limitare i danni dovuti all’insetto. Le prime tecniche sperimentate sono state quelle che implicano l’uso di insetticidi, purtroppo però, come ormai i castanicoltori ben sanno, nessun insetticida ha dimostrato di contenere efficacemente questo insetto. Si è visto addirittura che, alcune volte, nei castagneti trattati si trovavano infestazioni più alte che nei castagneti non trattati chimicamente.

Una tecnica di controllo delle infestazioni che negli ultimi anni è stata ampiamente utilizzata è quella che implica il lancio nei castagneti di un insetto utile che si nutre del cinipide, uccidendolo. L’insetto utile utilizzato con questa tecnica di lotta biologica è il Torymus sinensis. Questo insetto è un parassitoide specifico che, secondo le ricerche effettuate sino ad ora, sembra attaccare esclusivamente il cinipide. Dopo i lanci effettuati nei castagneti con il Torymus, i risultati ottenuti in Giappone sono stati ottimi e buoni quelli ottenuti sino ad ora in Piemonte.

Si tenga ben presente però che questo insetto ha bisogno di molti anni per poter controllare efficacemente il cinipide. In Giappone, eccellenti risultati si sono ottenuti solo dopo 8-10 anni. Questa lunga tempistica si scontra però con i desideri dei castanicoltori che vorrebbero veder risolto il problema il più velocemente possibile. Le ricerche effettuate hanno anche evidenziato che, nei nostri castagneti, il cinipide viene attaccato da un buon numero di insetti utili, ciò indica che nei castagneti non sottoposti a trattamenti chimici, la complessità dell’ecosistema sarebbe in grado di limitare l’entità dei danni inflitti dall’insetto. Nel corso del 2013 si attendono i risultati di altre ricerche messe in atto presso il Dipartimento DAFNE per il controllo biologico di questo temibile insetto del castagno che fanno ben sperare per una soluzione efficace ed ecocompatibile.

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