Quella del Pd è la vittoria di Pirro. Alle 16 i maggiorenti del Partito democratico sono già riuniti nella sede in via Polidori. Si attendono i primi risultati, si scrutano gli exit poll. C’è il segretario provinciale Andrea Egidi, il candidato alla Camera dei deputati Alessandro Mazzoli e Riccardo Valentini, nel listino di Zingaretti. E tanti militanti. “La cosa è chiara, quando non chiamano…”. Egidi fa la battuta, ma è amara. Sembrava una vittoria facile, invece non lo è. Pierluigi Bianchi telefona al sindaco di Canepina, Maurizio Palozzi: “Vince Grillo”, gli dice e attacca. E se succede persino nel feudo da sempre del centrosinistra e del candidato alla Regione Enrico Panunzi, significa che i conti erano fatti male. A Civita Castellana, la Stalingrado della Tuscia, vola il Movimento Cinque Stelle. “E’ primo ovunque, in alcune sezioni ci triplica”, dice Luisa Ciambella. Interviene Egidi: “A Ronciglione Pdl, Grillo e noi terzi”. A Viterbo, in una sezione Pd 119, Grillo 111, Pdl 103. In un’altra Grillo 210, Pd 155, Pdl 174. “Ci hanno preso in giro. Gli italiani si meritano Berlusconi. Io espatrio”, interviene un militante. Mazzoli cerca di placare gli animi. “Serviva il popolo Renzi”, sentenzia un’altra. Entra un altro: “San Martino pure va male: Pd 394, Pdl 382, Grillo 480. Vignanello risolleva gli animi: Pd 957, Pdl 523, Grillo 577. “Calma e sangue freddo”, striglia Antonio Rizzello.
Arrivano alla spicciolata i dati di altri comuni. Che succede? “Da Viterbo in su si vince, in giù perdiamo”, sintetizza Rizzello. Quello che più sconvolge non è il dato di Grillo, secondo partito a livello provinciale con 12.647 voti. E’ il risultato di Berlusconi che nel fortino dei democrat proprio non si spiegano. Il Pdl nella Tuscia intorno alle 19 è primo partito con 14.149 voti, ovvero il 32 per cento. Il Pd si ferma a 12.542. Grillo è a 12.675. Marta è una débacle: Grillo 703, Pd 312, Pdl 543. Eppure il sindaco, Lucia Catanesi, fa parte del Partito democratico. A Calcata vince il Movimento 5 stelle con 148 voti, il Pdl a 141, il Pd a 103. Eclatante Canepina: 648 Grillo, 559 Pd, 297 Pdl. “Per fortuna, c’è il nord della provincia”, si sente dire. A Castiglione in Teverina il Pd con 550 preferenze batte Grillo con 339. Anche a Civitella d’Agliano Bersani ha la meglio sul comico: 313 a 187. Grillo vince a Piansano, Oriolo Romano, Carbognano, Gallese, Calcata, Canepina, Marta, Corchiano e in quasi tutte le sezioni di Viterbo. Proceno punisce Francesco Battistoni: Pd a 122, Grillo a 98, 79 Pdl. “Se continua così finisce con un punto e mezzo di differenza al Senato. Alla Camera su un quarto dei seggi siamo avanti di sette punti sia su Grillo sia su Berlusconi”, ancora Rizzello. Il significato concreto lo dà Mazzoli: “Palazzo Madama sarà ingovernabile”. Il rischio del ritorno alle urne tra pochi mesi è serio. Passano le ore, la forbice si allarga. Il Pdl si attesta in pole position, seguito da Grillo che lascia dietro di sé il popolo di Bersani. “A ognuno il governante che si merita”, un iscritto così scuote la testa e se ne va.