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Per gli artigiani torna la minaccia Sistri

“No al riavvio del Sistri”. La Cna viterbese prende posizione dopo che il ministro Corrado Clini, in un comunicato pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente, ha annunciato l’intenzione di riattivare l’operatività del Sistri, seppure in due fasi: dal 1° ottobre 2013 per i produttori di rifiuti pericolosi con più di dieci dipendenti e per i gestori; dal 3 marzo 2014 per tutti gli altri soggetti.

“Questa ipotesi, confermata dalla bozza di decreto predisposta dal Ministero, non trova alcuna condivisione da parte nostra -afferma Luigia Melaragni, segretaria della Cna di Viterbo e Civitavecchia-. Avevamo accolto con favore, lo scorso anno, la decisione di sospendere il Sistri e coinvolgere le associazioni di categoria in un confronto volto a ricercare le soluzioni per un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti. L’annuncio di questi giorni è sorprendente. Il Sistri deve essere definitivamente superato, poiché, come emerge anche dalla relazione della Commissione parlamentare di indagine sul ciclo dei rifiuti, è un sistema non solo inefficiente, ma costruito su logiche non trasparenti”, sottolinea.

Sulla questione si registra l’intervento di Rete Imprese Italia, che chiede una riprogettazione del Sistri e invita il ministro a “chiarire l’effettiva portata delle intenzioni manifestate, affinché non si producano ulteriori danni economici per le imprese”.

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