D’accordo che ci vorrebbe Jacques Prévert (Neuilly-sur-Seine, 4 febbraio 1900 – Omonville-la-Petite, 11 aprile 1977), grande poeta e altrettanto grande sceneggiatore francese, a trattare la notizia. D’accordo che la sua ironia per le cose della vita e della storia, era incomparabile, meglio, irraggiungibile. Come avvertono i critici, l’humor di Prévert, riversato nelle sue “histoires”, “è sempre formulato attraverso un ben preciso gioco di parole che possono sembrare a volte strane, a volte banali, a volte coltissime, e pure capaci, grazie a una imprevedibile improvvisazione, di sfociare nel puro humor, come anche nei suoi divertissement”.
Chi non ricorda la poesia “Les belles familles”, dalla raccolta Paroles (1946)?. Quella che scandiva: «Luigi I/ Luigi II/ Luigi III/ Luigi IV/ Luigi V/ Luigi VI/ Luigi VII/ Luigi VIII/ Luigi IX/ Luigi X (detto l’Attaccabrighe)/ Luigi XI/ Luigi XII/ Luigi XIII/ Luigi XIV/ Luigi XV/ Luigi XVI/ Luigi XVIII/ e più nessuno, più niente…/ Ma che gente è mai questa/ che non ce l’ha fatta/ a contare fino a venti?».
Sì, ci vorrebbe Prèvert a commentare la notizia che nei giorni scorsi gli organi di informazione, sia cartacei che digitali, hanno dedicato alla presentazione della lista del Movimento 5 Stelle per elezioni amministrative del 26/27 maggio.
Si è così appreso che il candidato sindaco del Comune di Viterbo è Gianluca De Dominicis, mentre per conquistare uno scranno nella Sala d’Ercole sono schierati 29 Grillini.
Ci fosse stato Prévert, come avrebbe poetato? Proviamo a immaginare: “Alberto Satriani/, Siona Simone,/ Giovanni Locombi/, Alberto Furlan/, Antonella Scomparin,/ Giuseppe Bufalini,/ Maurizio Mercuri,/ Stefano Sensi,/ Stefano Fiori,/ Fabio Pascucci,/ Paolo Vannozzi,/ Massimo Russo,/ Luciano Viglianti,/ Emiliano Cesaretti,/ Arianna Castellani,/ Antonella Caparrelli,/ Filippo Bruzziches,/ Silvio Sonno,/ Fulvio Toparini,/ Maurizia Gasbarri,/ Claudia Leone,/ Diego Rosati,/ Fabio Rossi,/ Sonia Caccia,/ Dimitri Pizzati,/ Giuliana Ferrante,/ Anna Maria Geri,/ Alessandra Di Mauro,/ Annick Beaucoudray./ e più nessuno e niente…/ Ma che gente è mai questa/ che si è fermata a quota 29/ e non ce l’ha fatta/ a trovare fino a trentadue candidati/, vale a dire il plenum del parlamentino di palazzo dei Priori/ in base alla legge finanziaria del 2010 (l. 23/12/2009, n. 191, modificata ed integrata dal D.L. 25 gennaio 2010, n. 2)/ che ha modificato la composizione dei Consigli Comunali, riducendo del 20% il numero dei consiglieri?”.