11122024Headline:

Tagli, Meroi chiede aiuto ai parlamentari

Marcello Meroi

Marcello Meroi

Il piatto piange. E a Palazzo Gentili la giunta è in lacrime perché l’ente è sull’orlo del fallimento. Quasi 4 milioni di euro in meno sono una cifra troppo esosa per poter chiudere il bilancio senza contraccolpi. E così il presidente della Provincia, Marcello Meroi, prende carta e penna per chiedere aiuto a tutti parlamentari eletti nella Tuscia alle ultime politiche di febbraio. Tutti, ironia della sorte, dell’altra sponda politica perché targati Partito democratico: i deputati Alessandro Mazzoli, Alessandra Terrosi, Giuseppe Fioroni e Donatella Ferranti; il senatore Ugo Sposetti.

“Da parte del Governo Monti, ancora in carica a oltre un mese di distanza dalle elezioni che hanno ridisegnato il Parlamento, arrivano – scrive Meroi – nuovi pesantissimi colpi di scure sulle istituzioni Province, additate erroneamente come il male assoluto della spesa pubblica di questo Paese”. La scure è rappresentata dai tagli ai trasferimenti e dai vincoli imposti dal patto di stabilità,che hanno fatto crollare la capacità di investimento di questi enti del 44 per cento. “Nello specifico di Viterbo, per il 2013 – spiega il presidente – ci sono stati comunicati altri tagli, pari a 3 milioni e 780mila euro. Cifre che ad oggi significano di fatto mandare l’ente in fallimento”.

Una situazione comune a tutte le Province italiane. “Il Governo Monti – prosegue Meroi – non è riuscito a portare a compimento il proposito di abolirle attraverso una serie di atti incostituzionali e adesso ci riprova smantellandole di fatto con la mancata corrispondenza di risorse che servono non per mantenere un sistema di sprechi che andrebbe invece ricercato altrove, ma per garantire servizi essenziali ai cittadini. Tutto ciò nonostante l’enorme lavoro di risparmio e razionalizzazione della spesa operato dalle Province in questi anni”. L’edilizia scolastica e la viabilità sono alcune tra le principali deleghe ancora in capo alle Province.

La richiesta ai parlamentari del Viterbese è quella di dare una mano per evitare lo sfacelo. “Vi chiedo, a fronte di una situazione ormai insostenibile, di modificare in sede di conversione del decreto legge 8/04/ 2013 numero 35 – conclude – quanto previsto per le riduzioni a carico delle Province, così da evitare nuovi dolorosi tagli alle Province. Occorre altresì allentare le maglie del patto a fronte di operazioni di riduzione del debito realizzate dalle Province, almeno per far fronte alla ripresa di investimenti che darebbero un minimo di respiro alle imprese locali strozzate dalla crisi”.

 

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16   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Ma lo chiudessero pure ‘sto inutile baraccone della provincia! Tanto gli ormai pochi dipendenti saranno assorbiti, come sempre succede in dinamiche di questo tipo, da altre amministrazioni statali. Gli unici preoccupati sono giustamente (dal loro punto di vista, beninteso) i politicanti, che hanno paura di perdere poltrone e potere.

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