Gli animali? Sono di sicuro di destra. Almeno sotto campagna elettorale. A Roma, il candidato sindaco Gianni Alemanno nella giornata delle contestazioni animaliste al competitor del Pd Ignazio Marino, ha pubblicato sulla sua pagina facebook una foto in bianco e nero col suo gatto ‘Bizet’. «Roma negli ultimi 5 anni si è confermata città sensibile verso gli animali – scrive il sindaco – capace di ascoltare tutti i rappresentanti delle associazioni animaliste presenti sul territorio. La mia idea è quella di una città a misura degli animali. Tra i miei impegni, anche quello di patrocinare e favorire il più possibile ricerche e studi su efficaci metodi alternativi alla sperimentazione animale nel settore farmaceutico. Con la vostra fiducia continuerò a farlo!». Qualche mente eccelsa in risposta ha postato sui social network un messaggio al gatto: “Tranquillo, presto verremo a salvarti”.
Poteva essere da meno la destra viterbese? Certo che no. Anche se perlomeno a nord della Capitale qualche risultato concreto, al di là dell’utilizzo propagandistico della notizia, è stato ottenuto. Francesco Simoncini, consigliere uscente del partito di Storace con delega al benessere degli animali, ha annunciato che il Comune ieri ha acquistato a titolo definitivo il terreno su cui da anni è stato costruito il canile di Bagnaia. “Questo – dice Simoncini – sarà il primo passo per il risanamento e la costruzione di un parco-canile. Se dovessi essere rieletto mi prodigherò per realizzare un complesso efficiente per il territorio, che non sia un punto di internamento, ma di soggiorno e di cura degli animali prima di essere avviati alle adozioni”.
Eppoi, c’è Simona Moricone che corre per la lista Ego Sum Leo e riempie la sua pagina Fb di continui richiami al rispetto degli animali, contro l’abbandono, condite da foto di cani e gatti. E ancora c’è Tiziana Mancinelli, candidata con la lista del Pdl, che intasa le pagine degli amici su facebook di immagini con ghepardi, leoni, pantere e sue foto con più semplici animali domestici quali cani, gatti e qualche pony. Non solo: lancia pure la raccolta firme per abrogare la direttiva europea sulla vivisezione (si può firmare all’Angolo degli animali in via Cardarelli 4 a Viterbo).
Tutta colpa di Brambilla La Rossa (solo di capelli, of course). E’ lei che negli ultimi anni ha rilanciato la moda della difesa degli animali: l’ex ministro del Turismo è un’ultra-animalista, rappresentante della Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente. Peccato che nel luglio del 2012 il Comune di Lecco ha stabilito che il canile municipale – gestito da dieci anni dalla Brambilla attraverso la sua Leida (Lega italiana per la difesa degli animali, già Lida) – non potrà più accogliere gli oltre 150 cani che sono ospitati: troppo vecchio, troppo angusto e insicuro, insomma, non a norma con la legge della Regione Lombardia.
Si occupi pure di cani, l’ormai ex consigliere Simoncini Francesco, ché i suoi elettori – non è difficile prevederlo – saranno appena quattro gatti. Quattro, non quarantaquattro in fila per sei con il resto di quattro. Bau, bau, arf, af, camerata Simoncini!