12122024Headline:

Avvincenti duelli nelle prove in acque aperte

Alessio Carpenedo con i genitori

Alessio Carpenedo con i genitori

Un duello avvincente. Un equilibrio durato dalla prima all’ultima bracciata. Grandi emozioni nelle acque del lago di Capodimonte per tanti atleti che hanno animato la prova più impegnativa di questi Special Olympics. Il debutto dei 1500 metri in acque libere in Italia, a due anni dalla prima esperienza ai Mondiali di Atene, ha regalato una delle pagine più belle di questo evento. Perché i dieci atleti iscritti, appartenenti a tre divisioni, non hanno tradito le attese, superando con coraggio la prova dell’adattamento a condizioni di gara differenti rispetto a quelle in vasca. La temperatura più bassa e le correnti non hanno infatti impedito agli atleti Special Olympics di duellare tra le boe, tra gli incitamenti di un folto pubblico.

Occhi puntati sulla prima divisione, dove ha tenuto tutti col fiato sospeso la sfida tra Alessio Carpenedo della Polisportiva Terraglio (Mestre) e un atleta di casa, il viterbese Alberto Bocci (Istituto Superiore Orioli). Vicini, praticamente attaccati l’uno all’altro dall’inizio alla fine, in un confronto spalla a spalla che ha visto riemergere per primo Carpenedo, quasi al fotofinish. 26’32” l’eccellente tempo registrato dall’atleta veneziano, che prima di chiedere un accappatoio è andato a cercare il suo rivale per abbracciarlo e complimentarsi.

Il programma ha proposto anche un dimostrazione di “Prova lo sport” sulla distanza ridotta di 400 metri. Anche in questa gara, interrotta verso la fine per vento forte, ogni bracciata si è svolta sotto gli occhi attenti e protettivi dei Vigili del Fuoco, divenuti grandi fan del movimento Special Olympics. Hanno fornito un prezioso supporto in acqua  anche l’associazione Canoe e Kayak Avis Capodimonte, e l’Asd Christian Fletcher Uisp Sport per tutti.

La voce dei protagonisti

Cinque allenamenti settimanali di un’ora e mezza ciascuno. Ed ecco i risultati di un grande impegno che non è un sacrificio. Alessio Terraglio, 15 anni, studente all’Alberghiero col sogno di aprire un ristorante, ha ancora l’acqua del lago di Capodimonte sulla pelle. Non vorrebbe asciugarsi. Con la testa è ancora dentro la gara bellissima che ha vinto.

“Sono andato forte – racconta Alessio, circondato da mamma Luisa e papà Costantino – perché con il mio allenatore Mirko Castellani abbiamo lavorato tanto. E’ anche grazie a lui che ho meritato questo oro. Ormai ho preso confidenza con le acque libere: gareggio spesso anche in mare. Ad esempio, se volete vedermi ancora, potete venire a Caorle il 12 luglio. E poi tra un anno a Venezia, perché i giochi nazionali del 2014 si faranno vicino casa mia”.

Per Alberto Bocci questi Special Olympics si sovrappongono agli esami di maturità. E ieri c’era anche il dirigente scolastico dell’Istituto professionale Orioli, Luigi Valente, ad applaudirlo all’arrivo della gara dei 1500 metri. “Anch’io mi alleno cinque volte a settimana – spiega Alberto – ma adesso è quasi arrivato il momento di riposarsi un po’. Domani mattina ho la prova orale e poi torno in piscina perché ho la mia ultima gara di questi giochi: i 50 metri stile libero. Nel mio esame parlerò anche del nuoto, perché penso faccia molto bene. La gente lo deve sapere”.

Solleva la manica della maglietta, tatuato sul braccio un delfino colorato sembra festeggiare il suo bellissimo argento: “Questa medaglia la dedico ai miei genitori, ma anche alla mia squadra e soprattutto a me stesso. Perché ho fatto tanti allenamenti e tante gare anche più lunghe di questa, fino a 3 chilometri e mezzo. In fondo nuotare in acque libere mi piace di più, perché non si deve fare la virata e ti senti più libero. Quando nuoto cerco di essere bravo come Michael Phelps”.

I risultati delle tre divisioni della prova dei 1500 metri in acque libere

Arrivo CapodimonteA fine gara, gli atleti sono stati premiati dal prefetto Antonella Scolamiero, dal sindaco di Capodimonte Mario Fanelli, dal referente provinciale del Coni Alessandro Pica, dal funzionario dei Vigili del Fuoco Antonino Corsini, dal presidente del Club Nautico di Capodimonte Natalino Bellavia e dal presidente della Lega Navale Andrea Stefano Marini Balestra. Ecco i vari piazzamenti.

Prima divisione: 1) Alessio Carpenedo (Polisportiva Terraglio, Mestre), 2) Alberto Bocci (Istituto Superiore Orioli, Viterbo), 3) Federico Correzzola (I Quadrifogli, Vigevano), 4) Luca Bartesaghi (Brianza Silvia Tremolada Monza).

Seconda Divisione: 1) Stefano Meda (Brianza Silvia Tremolada Monza), 2) Federico Consonni (Brianza Silvia Tremolada Monza), 3) Andrea Seffusatti (Asad Biella).

Teraza divisione: 1) Michelangelo Corbianco (Sorrisi che nuotano – Eta Beta Viterbo), 2) Alessandro Vaghi (Brianza Silvia Tremolada Monza), 3) Giuseppe Catta (Special Team Gena Sassari).

Atleti Special Olympics a gonfie vele sul lago di Capodimonte

Grande successo anche per la dimostrazione di vela organizzata in collaborazione con il club nautico e la lega navale di Capodimonte. Mentre gli atleti si sfidavano nella prova in acque libere, infatti, circa 40 ragazzi speciali hanno potuto provare l’emozione di una uscita in barca a vela nelle acque del lago. Il progetto Vela, già da alcuni anni portato avanti dalla Asl di Viterbo in collaborazione con l’associazione Eta Beta, culminante con il trofeo “Giorgio Schirripa” (regata velica di inizio giugno a cui partecipano numerosi equipaggi speciali) potrebbe nel tempo essere il veicolo per portare anche la vela nel meraviglioso mondo Special Olympics.

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