E’ stata una bella festa la cerimonia di chiusura della stagione sportiva 2012-13 organizzata dalla sezione di Viterbo dell’Aia (associazione italiana arbitri). La manifestazione è stata presentata da Silvano Olmi in collaborazione con la giovane arbitro Silvia Stavagna. Durante la cerimonia, che ha visto la partecipazione di un folto pubblico, sono stati consegnati i due premi più ambiti.
Quello intitolato alla memoria dell’arbitro benemerito “Fausto Scapecchi”, che premia il miglior arbitro per meriti tecnico associativi della sezione viterbese, quest’anno è andato al giovane fischietto Kacper Nikolaj Zielinski, soprannominato simpaticamente Zigulì, che ha ricevuto il premio dalle mani della signora Laura Scapecchi. Il premio che ricorda l’arbitro benemerito “Igino Achilli”, assegnato al miglior dirigente sezionale, è stato invece conferito all’arbitro benemerito Vincenzo Montini, che lo ha ricevuto direttamente da Maurizio Achilli.
Inoltre, sono stati rilasciati gli attestati di merito associativo ai fischietti viterbesi che si sono distinti nella stagione sportiva appena terminata. “I premi – ha dichiarato il presidente della sezione Aia di Viterbo Luigi Gasbarri – servono da stimolo ai colleghi arbitri e assistenti per continuare a svolgere, con rinnovato impegno, la funzione di garanti del rispetto delle regole, dell’etica e della moralità.”
Alla cerimonia hanno partecipato i componenti del comitato nazionale dell’Aia Rosario D’Anna e Umberto Carbonari, il segretario generale dell’Aia Francesco Meloni e il responsabile della commissione arbitri nazionale per il calcio a 5 Massimo Cumbo. Quasi al completo il comitato regionale arbitri del Lazio con in testa il presidente Nazareno Ceccarelli e il vice Sergio Coppetelli. La Figc era rappresentata dal consigliere del comitato regionale Renzo Lucarini e dal delegato provinciale Ermanno Todini. Sono intervenuti anche il consigliere regionale del Lazio e arbitro Daniele Sabatini, l’assessore provinciale Gianmaria Santucci e il consigliere comunale Sergio Insogna in rappresentanza del sindaco Michelini.
Di notevole spessore e applauditissimi gli interventi di chiusura della manifestazione tenuti dai due dirigenti nazionali Umberto Carbonari e Rosario D’Anna. “La nostra è una famiglia – ha detto Carbonari – fatta di sentimenti veri e autentici, dove si cresce e si matura come uomini e come arbitri”. “Un sodalizio – ha aggiunto D’Anna – dove si confrontano proficuamente associati giovani e anziani. L’Aia è maestra di vita, dove nessuno è lasciato indietro e tutti sono presi in considerazione: dall’ultimo degli associati a chi calca i terreni di gioco di serie A. Un’associazione aperta a chi ama il calcio e le sue regole”.
Come si diceva un tempo degli arbitri? Cornuti, se non ricordiamo male.