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Carivit, meglio tardi che mai

Giuseppe Crea

Giuseppe Crea

Evidentemente, la sveglia è servita. Giacché almeno la Carivit s’è ricordata si essere (almeno nel nome) un istituto di credito del territorio e ha raccolto il grido di dolore lanciato dal direttore di Federlazio Giuseppe Crea e subito raccolto dal presidente della Provincia sulla mancata applicazione dell’accordo per l’anticipazione delle mensilità ai disoccupati. Accordo che, come è noto era stato firmato nel marzo scorso alla presenza di un rappresentante dell’Abi. Ora la firma della convenzione, sottoscritta dal direttore generale della Carivit Tito Nocentini, ratifica un protocollo che la Provincia aveva già da tempo avviato con associazioni di categoria, datoriali, sindacali e istituti di credito del territorio.

L’accordo, va ricordato, prevede che gli istituti bancari coinvolti concedano a condizioni agevolate e limitatamente al periodo di attesa dell’integrazione salariale una disponibilità finanziaria mensile al lavoratore, a nome del quale verrà aperto un apposito conto corrente di prelevamento e rimborso. La Provincia sosterrà l’iniziativa con lo stanziamento di 120mila euro di fondi propri, consentendo così ai lavoratori di non risultare finanziariamente penalizzati dalla propria condizione di sottoposti alla cassa integrazione. Sarà l’amministrazione provinciale a farsi, inoltre, carico degli oneri di apertura e tenuta conto e dell’imposta di bollo per ciascun conto attivato, a coprire gli interessi sulle anticipazioni e a intervenire altresì per la copertura dell’imposta di bollo per ciascun conto attivato. Associazioni di categoria e sindacati promuoveranno tale procedura semplificata tra aziende e lavoratori, favorendo in questo modo una diffusa informazione sui contenuti dell’accordo. Le procedure previste dalla convenzione sono già state avviate da settimane.

“Sono soddisfatto che anche la Carivit abbia deciso di aderire a questa iniziativa – afferma il presidente della Provincia Marcello Meroi – e sono soprattutto molto lieto della risposta che un altro importante istituto di credito locale ha voluto dare dopo il mio appello di qualche giorno fa alle banche proprio in merito all’anticipazione della cassa integrazione per i lavoratori del Viterbese”.

“A fronte degli oltre 200 sportelli bancari presenti sul territorio della Tuscia – conclude Meroi – e considerato anche che è la Provincia a farsi carico degli oneri relativi alle spese di apertura e di mantenimento dei conti correnti, le istituzioni, le associazioni e i sindacati si sarebbero aspettati una maggiore e convinta adesione delle banche ad un provvedimento che riguarda da vicino centinaia di famiglie della Tuscia. Così fino ad oggi non è stato, e per questo ringrazio ancora una volta la Banca di Viterbo, il Credito Cooperativo di Barbarano Romano e adesso anche la Carivit, che hanno mostrato sensibilità e disponibilità nei confronti dei cittadini e del tessuto economico locale. Mi auguro che anche altri istituti possano in tempi brevi seguire il loro positivo esempio e collaborare con noi alla ripresa dell’economia territoriale”.

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