Nuove scosse telluriche in Provincia. E va bene che sono piccole. e che i sismografi appena appena le registrano, ma la cosa è comunque significativa. Perché ieri è successo che una commissione, una delle più importanti, quella sul Bilancio, sia saltata sul più bello. Cioé quando al momento di votare la proposta di Forza Italia, una componente della maggioranza, gli alleati di Fratelli d’Italia e dell’Udc sia uscita dall’aula e abbia fatto mancare il numero legale.
E su cosa verteva questa proposta forzitaliota?I berluascones avevabo chiesto di annullare il bilancio approvato appena un mese fa – dopo la crisi estiva che aveva intruppato l’attività di palazzo Gentili – per poter accendere un mutuo di 7 milioni di euro, da smaltire in due anni, per risistemare le strade di competenza della Provincia.Già, quelle strade che attirano da anni gli strali (e le bestemmi) degli automobilisti, sempre alle prese tra buche, mancanza di segnaletica e asfalto grattugiato. Ora uno direbbe: ma come, Fdi, che esprime l’assessore deputato alle strade, vale a dire Piero Camilli, s’imbosca proprio quando c’è da approvare un provvedimento a favore della rete viaria della Tuscia? Ebbene sì, perché pare che i tricolori, come i compari centristi, non abbiano gradito la situazione, non tanto la legge in quanto tale. Perché? Perché anche la minoranza, guidata dal Pd, si era detta pronta a votarla. E dunque, approvare una leggina insieme ai compagni e ai companeros dell’opposizione non sarebbe stato proprio opportuno, o bello. E comunque, troppo politically correct, oper certe vecchie volpi della politica all’amatriciana. Meglio uscire, far saltare il banco, e aspettare l’ìapprovazione della Giunta, che comunque arrivierà, e che darà il giusto onore al partito e agli assessori.
Cosa non si fa, insomma, per avere due righe in cronaca. Per soddisfare la fame politica e non “l’interesse comune”, concetto mitologico del quale ormai si è persa ogni traccia. Con un’unica morale della favola: la maggioranza in Provincia esiste, e molto probabilmente terrà in vita Meroi fino alla conclusione naturale del suo ciclo (2015). Ma ciascuna delle sue componenti pensa solo ai cavoli suoi. Ognuno per la sua strada, insomma, sperando che qualcuno non trasformi l’incrocio finale in una banalissima rotatoria.
Meglio la politica che le strade
di Andrea Arena
Policy per la pubblicazione dei commenti
Per pubblicare il commenti bisogna registrarsi al portale. La registrazione può avvenire attraverso i tuoi account social, senza dover quindi inserire ogni volta login e password o attraverso il sistema di commenti Disqus.Se incontrate problemi nella registrazione scriveteci webmaster@viterbopost.it
377   Commenti
Pubblica un commento
Per commentare gli articoli, effettua il login attraverso uno dei tuoi profili social


Magari qualcuno dirà che era meglio Santucci come asfaltatore (di strade, le amenità di Renzi in questo caso non c’entrano). Sarà, ma a noi l’eterna promessa della politica politicante viterbicola è sempre sembrato il miglior testimonial del binomio “chiacchiere & distintivo”. E le strade non erano sicuramente messe meglio (anzi), quando sul laticlavio assessorile posava le auguste natiche il Sor Gianmaria.