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Alvaro Ricci: “Ricomincio da Siena”

Alvaro Ricci e Stefano Maggi al computer

Alvaro Ricci e Stefano Maggi al computer

La rivoluzione del centro storico secondo Alvaro il corsaro. E’ il film che andrà in onda a partire dai prossimi giorni e che dovrà portare, nel breve, medio e lungo periodo, a una Viterbo tutta nuova dentro le mura, senza trascurare quella oltre le mura (slogan simbolo del sindaco Michelini), che dovrà fungere da supporto per costruire un tessuto urbano omogeneo e funzionale.

Questo almeno, nelle intenzioni di Alvaro Ricci, che ha cominciato questo lungo e difficile percorso da perfetto studentello, recandosi a lezione dall’assessore al centro storico di Siena Stefano Maggi.

“Un’esperienza illuminante – racconta Ricci – giacché ho potuto toccare con mano ciò che i senesi sono stati capaci di fare diversi lustri fa e che qui nessuno è stato in grado di realizzare. Io ci proverò e ce la metterò tutta. Spero anche di riuscirci”.

Certo, non sarà facile. E Ricci se ne rende conto. “A Siena – sottolinea – esiste una zona a traffico limitato istituita nella metà degli anni ’60 dall’allora sindaco Fabbrini, che ricordo con piacere aver conosciuto personalmente quando iniziavo a muovere i primi passi nel mondo politico. Proprio quel provvedimento, indubbiamente all’avanguardia per il periodo, trovò delle forti opposizioni da parte di cittadini e negozianti, tanto da creare polemiche e caos all’interno dell’amministrazione. L’estensione della Ztl su gran parte del centro storico arrivò in seguito. Per l’accesso in tali aree ai residenti viene tuttora richiesto un bollino del costo di 25 euro mensili. Gli introiti contribuiscono alla gestione e al potenziamento di altri servizi pubblici, come trasporto e parcheggi. Dopo le diverse revisioni effettuate nel corso degli anni, oggi la Ztl interessa l’intero centro storico con pedonalizzazione di alcune aree di “particolare rilevanza urbanistica”.

Il colloquio tra i due assessori

Il colloquio tra i due assessori

Cosa prevede la rivoluzione di Alvaro il corsaro? Cose semplici, ma ben definite. La prima: realizzazione di isole pedonali nella parte più nobile della città (via San Lorenzo, piazza della Morte, piazza San Lorenzo, un pezzo di via Cardinal la Fontane e l’intero quartiere di San Pellegrino. La seconda: ridefinizione e allargamento delle attuali Ztl da proteggere adeguatamente, possibilmente coi vachi elettronici, contingentando anche l’ingresso delle auto dei residenti (una o due a famiglia, quello si vedrà). La terza: potenziamento del trasporto urbano con i Pollicini già in dotazione alla Francigena e con l’obiettivo di cambiare tutto il parco macchine della società per acquistare una serie di bus elettrici. La quarta: valorizzazione dei parcheggi di scambio già esistenti fuori le mura e realizzazione di nuovi in aree già individuate. Ma soprattutto, liberazione del parking del Sacrario dall’invadente mercato del sabato, con mutamento della viabilità per arrivarci (in parole povere, sarà cambiata la direzione di marcia in via Marconi). La quinta: di far pagare un obolo per entrare in centro, come accade a Siena, per ora non se ne parla. “Con la crisi in atto i cittadini ci sparerebbero contro” dice Ricci. Ma è un’ipotesi da prendere in considerazione per il futuro “quando saremo riusciti a migliorare i servizi”.

Un progetto ambizioso dunque, da realizzare in tempi brevi (almeno in alcune fasi) e da potenziare nel tempo, per riportare il centro storico di Viterbo a quella nobiltà che assolutamente merita e che può e deve essere anche volano di sviluppo economico.

Ma c’è di più. Perché Alvaro Ricci e Stefano Maggi hanno stretto un patto di ferro anche sul piano della politica culturale. Un patto che preveda la formazione di un consorzio il quale a sua volta comprenda i due capoluoghi e tutti i centri storici nobili attraversati dalla Cassia, per creare un percorso che comprenda dentro di sé cultura, tipicità locali, tradizione ed enogastronomia. Da realizzare magari attingendo ai fondi che l’Unione Europea mette a disposizione.

Nel corso della prossima settimana questo progetto comincerà a vedere la luce. Lunedì è in programma un’assemblea degli ambulanti per dire sì allo spostamento del mercato del sabato. Nei giorni successivi il sindaco Michelini illustrerà in consiglio comunale le linee guida della sua amministrazione, di cui il progetto Ricci sarà il piatto forte. Il resto si vedrà, anche se c’è da prevedere che il percorso non sarà tranquillo: togliere le auto dal centro di Viterbo è stata fino a ieri impresa impossibile. Ma forse stavolta è diverso. E chi vuole bene alla città cominci a incrociare le dita.

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351   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Viva la revolucion di Alvaro Vitali Ricci!

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