15102024Headline:

Centri per l’impiego: pochi li usano

centro-impiego21233Soltanto il 2,9% delle imprese italiane assume personale selezionato dai Centri per l’Impiego. Gli imprenditori preferiscono cercare i loro collaboratori tramite le segnalazioni di conoscenti e fornitori (nel 61% dei casi) e attraverso le banche dati aziendali (24,6% dei casi).

Ma anche chi cerca lavoro utilizza molto poco gli strumenti pubblici di collocamento. Infatti, appena il 3,4% degli occupati italiani si è rivolto ai Centri per l’impiego per trovare lavoro. Una percentuale che scende al 2,7% per i giovani fino a 29 anni.
La scarsa fiducia di imprese e lavoratori nei servizi pubblici per l’impiego è testimoniata in un rapporto dell’Ufficio studi di Confartigianato dal quale emerge che nel 2012 sono state 40.534 le imprese italiane che hanno utilizzato il servizio pubblico per trovare il personale da assumere.
La disaffezione di imprenditori e dipendenti verso i centri per l’impiego è aumentata negli ultimi anni: nel 2010 la quota di imprese che li ha utilizzati si attestava al 6,3% per diminuire al 2,9% nel 2012.
In discesa l’utilizzo anche da parte degli aspiranti lavoratori: si è passati dalla quota del 3,9% tra il 1997 e il 2003 all’attuale 3,4%.
Confartigianato ha calcolato il costo per le finanze pubbliche dei 553 Centri per l’impiego operanti nel Paese e che occupano 8.781 addetti: si tratta di 471 milioni di euro l’anno e si traduce in una spesa di 13.391 euro per ciascun occupato a cui è stato trovato lavoro.
Diversa la produttività dei Centri per l’impiego nelle differenti aree del Paese: dalla migliore performance nel Nord Ovest, con 418 utenti per addetto, si passa al Nord Est con 271 utenti per addetto, per scendere alle regioni del Centro (269 utenti per addetto) e al Mezzogiorno (220 utenti per addetto). Secondo Confartigianato, se si applicasse il criterio di efficienza del Nord Ovest a tutti i centri per l’impiego italiani sarebbero necessari 3.526 addetti in meno, con un risparmio di 137 milioni l’anno.
A fronte della scarsa efficacia dei centri per l’impiego nel gestire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, cresce il numero dei disoccupati. Il rapporto di Confartigianato rivela che nell’ultimo anno in Italia le persone senza lavoro da almeno un anno sono aumentate del 19,2%, oltre 5 punti in più rispetto al +13,9% dell’Eurozona. Tra il II trimestre 2008 e il II trimestre 2013 la disoccupazione di lungo periodo è più che raddoppiata (+114,7%), con un ritmo superiore di oltre sedici punti rispetto alla media dell’Eurozona (+98,6%).
“I risultati del nostro rapporto – sottolinea Andrea De Simone , Segretario provinciale di Confartigianato – impongono di ripensare gli strumenti pubblici per gestire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Vanno riorganizzate politiche attive mirate sulla realtà produttiva e sulle nuove esigenze di imprese e lavoratori e che coinvolgano il sistema della scuola e della formazione professionale”.

Policy per la pubblicazione dei commenti

Per pubblicare il commenti bisogna registrarsi al portale. La registrazione può avvenire attraverso i tuoi account social, senza dover quindi inserire ogni volta login e password o attraverso il sistema di commenti Disqus.
Se incontrate problemi nella registrazione scriveteci webmaster@viterbopost.it

20   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    A cosa servono i centri per l’impiego? Ma ad impiegare qualcuno, of course!

Pubblica un commento

Per commentare gli articoli, effettua il login attraverso uno dei tuoi profili social
Portale realizzato da